Soccorso Alpino e Speleologico

XI delegazione – Stazione di Verona

Il Soccorso Alpino e Speleologico è un Corpo Nazionale che vanta una storia pluridecennale sul territorio e che conta ad oggi circa 7000 soci suddivisi in strutture e servizi regionali. In Veneto esiste il Soccorso Alpino Speleologico Veneto, all’interno del quale sono iscritti circa 700 soci.
La struttura si suddivide ulteriormente in tre delegazioni rispettivamente: la VI delegazione speleo, la II delegazione Dolomiti bellunesi e l’XI delegazione Prealpi venete all’interno della quale vi è la stazione di Verona.
Il Soccorso Alpino è guidato e vincolato da alcune leggi nazionali che ne definiscono le peculiarità. Ad esempio, per legge, il Soccorso Alpino interviene in ambiente montano e ostile per il recupero di infortunati, opera attività di prevenzione e concorre in attività di maxi emergenza sul territorio nazionale collaborando in strettissima sinergia con la struttura di Emergenza e Urgenza del 118 (numero per emergenze sanitarie in Veneto).
Negli ultimi anni i tecnici volontari della nostra stazione sono intervenuti parecchie volte sul nostro territorio, definito uno dei più grandi a livello nazionale per competenza del Soccorso Alpino. Negli ultimi tre anni, tra la squadra e l’elisoccorso, abbiamo svolto a livello provinciale circa 240 interventi in luogo montano o ostile.

Guardando i numeri e le statistiche sia nazionali che locali emerge che solo una bassissima percentuale di utenti soccorsi appartiene o è iscritta al CAI.
Questo significa che dove si cura l’approccio alla montagna, le possibilità di attivare i soccorsi diminuisce; pertanto le sezioni del CAI dimostrano di fare un gran lavoro e ci danno quindi una mano a “non lavorare”.

Ovviamente i dati ci portano a fare parecchie riflessioni sia sul tipo di utenza delle nostre montagne, che si estendono dal Baldo al Gruppo del Carega e comprendono la Lessinia, sia sul comprendere che il nostro territorio è sicuramente un grosso bacino turistico. Nel nostro territorio gli interventi quest’anno sono stati finora 59.
È infine opportuno fare un’analisi di quelle che sono le utenze normali e ordinarie del soccorso alpino nei nostri interventi e nelle nostre chiamate.
La maggior parte delle volte siamo chiamati ad intervenire su problematiche che sono assolutamente evitabili e che sono rappresentate da calzature inadeguate, da uno scarso equipaggiamento, da una scarsa valutazione dell’itinerario che si vuole intraprendere, da tutta una serie di cose che la cosiddetta “cultura dell’andare in montagna” potrebbe aiutarci ad evitare. Siamo convinti che la prevenzione si basi anche sulla logica della diffusione di alcuni messaggi e siamo altrettanto sicuri che queste righe verranno lette da persone che hanno già quella “cultura dell’andare in montagna”. Siamo certi che, se insieme, ci impegniamo a diffondere il messaggio che è l’approccio con il quale noi ci prepariamo all’andare in montagna che può risolvere tantissime situazioni, il numero degli
interventi nei prossimi anni potrebbe diminuire.
Noi, del resto, continueremo ad investire sulla formazione e sugli addestramenti, rinnovando continuamente la nostra passione e professionalità grazie alle quali lasciamo in ogni ora del giorno e della notte il lavoro o le famiglie.

Elenco volontari

Albertini Maurizio
Bellomi Dimitri
Brunelli Toni
Cavallini Nicola
Corradini Andrea
Corsini Claudio
Dilauro Cristian
Esposito Mario
Furioni Umberto
Galdiolo Andrea
Lupi Lorenzo
Mampreso Amedeo
Manfreda Lorenzo
Marchesini Tommaso
Morandi Roberto
Morini Enrico
Pastorello Cristiano
Rabezzana Andrea
Roggero Gabriele
Rognini Francesco
Salvadè Elisabetta
Sforni Matteo
Tamburini Luca
Tenca Alessandro
Turrini Igor
Vianini Matteo
Vignola Marco
Vignola Nicola
Zamboni Andrea
Zoccatelli Giacomo

Il nostro partner: