Commissione Escursionismo
La stagione 2024 ha fatto vedere un’ottima ripresa della frequentazione delle attività da parte di soci e non soci, anche grazie al grande numero di nuovi iscritti, ormai abbiamo superato quota 4000.
È proseguita con buon successo l’iniziativa “Pedala con Zoe”.
Per quanto riguarda il nuovo programma, la novità più rilevante è l’inserimento di una uscita su via ferrata ogni mese, a queste, se possibile, verrà affiancato un itinerario escursionistico.
Un altro progetto nuovo, molto importante, è di iniziare a gettare le basi per la creazione di un “Gruppo Giovani”, necessario a soddisfare le loro esigenze più specifiche, chi di voi fosse interessato si faccia avanti…
Un doveroso ringraziamento va a tutti i componenti della Commissione Escursionismo, ragazzi e ragazze che, come volontari, mettono a disposizione parte del loro tempo, passione e capacità per accompagnare gli escursionisti nelle varie uscite ed attività con la dovuta sicurezza e assistenza.
Sperando di vedervi partecipare numerosi alle attività proposte vi saluto augurandovi buona montagna!
Escursioni in programma
Il Monte Baldo è il più meridionale dei rilievi prealpini che dominano la pianura padano–
veneta. Il versante orientale del Monte Baldo è solcato da profonde incisioni che scendono ripide dal crinale. Il vallone Valdritta è uno spettacolare percorso in uno degli angoli più solitari e selvaggi di questo monte lungo un solco che presenta diversi risalti rocciosi alcuni dei quali oppongono difficoltà alpinistiche. Questa via presenta dei risalti rocciosi che vanno dal II al III grado.
A fine salita arriveremo a cima Valdritta (2218 m.), la cima più alta della catena del Baldo ove potremo ammirare il lago di Garda e se saremo fortunati abche l’arco alpino fino alle alpi Cozie e Graie.
Difficoltà: Alpinistica invernale facile A – F
Dislivello: 800 m circa
Quota massima: 2218
Tempo: 7 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: Beghelli R., Colautti D.
Alla scoperta dei luoghi della memoria attraverso il “ sentiero del carbone “ utilizzato dalle donne di Erto per portare il carbone, stivato nelle gerle caricate sulle spalle, da Erto a Longarone.
Visiteremo i paesi di Erto e Casso con vedute panoramiche sul lago del Vajont e sul monte Toc tristemente famoso per la sua frana avvenuta il 9 Ottobre 1963 che distrusse completamente il paese di Longarone.
Nel pomeriggio raggiungeremo il centro visitatori, dove una guida ci accompagnerà sul camminamento della diga e ci illustrerà i fatti avvenuti quella tragica notte.
Difficoltà: E
Dislivello: 700 m
Tempo: circa 5 ore ( soste escluse )
Pranzo: al sacco
Direttori: Busato Maddalena – Alessandra Sperandio
C’è una stretta valle, compresa fra le vette rocciose delle Dolomiti di Brenta e la verde dorsale della Paganella, dove sorgono due ameni paesini dolomitici: Molveno e Andalo. Molveno sorge a 864m di quota ai piedi del Croz dell’Altissimo, della Cima dei Lasteri e del Piz Galin, sul margine settentrionale dell’omonimo lago che lambisce pigramente i prati e i boschi. Il Lago di Molveno è un lago alpino naturale e sarà il punto di partenza della nostra escursione. Raggiungeremo in un appagante passeggiata la Val Biole fino al rifugio la Montanara, punto panoramico speciale su tutta la catena centrale del Brenta. Rientreremo poi ad Andalo dove ci sarà il pullman ad aspettarci.
Difficoltà: E
Dislivello: 700 m
Quota massima: 1500 m
Tempo: circa 6 ore (soste escluse)
Pranzo: al sacco
Direttori: Alessandra Sperandio – Maddalena Busato
La Grande traversata Elbana (GTE) è l’itinerario principale che attraversa tutta la dorsale dell’Isola d’Elba. È uno dei cammini più significativi dell’isola sia per durata che per varietà del percorso e dei panorami. Nel tempo è divenuta un classico dell’escursionismo internazionale; un’cammino ricco di suggestioni che percorreremo in 4 tappe senza bagagli al seguito.
Difficoltà: E
Dislivello salita: 3300 m circa totali
Quota massima: 900 m
Tempo: 5/6 ore circa giornaliere
Pranzo: al sacco
Organizzatori: R. Fontana, G.Sorbini
Suggestivo e un pizzico vertiginoso sentiero nella roccia ci porterà a visitare le cinque piccole chiese sovrapposte del famoso Santuario di San Romedio. Non possiamo tralasciare gli affascinanti laghetti di Coredo 3 Tavon situati in un classico e gradevole scenario alpino
Difficoltà: E-T
Dislivello: 350 m circa
Quota massima: 850 m
Tempo: 4 ore circa di cammino + visita guidata
Pranzo: al sacco
Direttori: Maroldi Marta – Righetto Antonella
Il monte Zugna 1864 m slm è stato teatro di aspri e terribili combattimenti tra l’esercito dell’Impero Austro Ungarico e del Regno d’Italia durante la Prima Guerra Mondiale. Ripercorreremo insieme questi sentieri ammirando il panorama, parlando di storia e di sani stili di vita. Perché camminare fa bene e se lo si fa in compagnia è bello e divertente.
Difficoltà: E
Dislivello: 630 m (circa)
Quota massima: 1864
Tempo: 5 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: Carlotta Tosadori e Eugenio Cavallo
Si tratta di una delle ferrate più battute delle Alpi lombarde che si sviluppa lungo l’imponente bastionata rocciosa del Pizzo d’Erna.
La ferrata si caratterizza per un numero elevato di scale che risalgono ampi tratti della prima e ultima parte del tracciato. Le difficoltà tecniche sono modeste con un paio di passaggi leggermente più complessi, tuttavia brevi. La ferrata presenta un’elevata esposizione e una via di fuga a metà percorso.
Conclusa la ferrata torneremo al punto di partenza per il sentiero che dai Piani d’Erna scende sul versante nord della montagna in direzione del Rifugio Stoppani,
Difficoltà: via ferrata EEA – PD
Dislivello: 800 m circa
Quota massima: 1375
Tempo: 6 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: Beghelli R., Colautti D.
Dichiarata “Riserva della Biosfera” dall’Unesco nel 1993, Minorca è un’isola meravigliosa che sa conquistare il viaggiatore con la sua natura incontaminata e le acque cristalline del suo mare.
Nel tour a Minorca faremo un trekking lungo alcuni tratti del “Camí de Cavalls“, percorsi costieri che vi consentiranno di apprezzare la varietà dei paesaggi che caratterizzano l’isola e di approfittare delle splendide calette che si incontreranno lungo il cammino.
Minorca offre la bellezza e l’atmosfera di una natura ancora intatta: visiteremo i parchi naturali e i siti archeologici che rendono Minorca un vero e proprio museo a cielo aperto.
Direttrice: Dora Dall’Acqua
Le Alpi Apuane sono una catena montuosa situata nel nord-ovest della Toscana, uniche per le loro caratteristiche geo-morfologiche e naturalistiche, si sviluppano per circa 60 km lungo la costa del mar Tirreno nelle aree della Versilia, Lunigiana e Garfagnana. Le Alpi Apuane si distinguono dal vicino Appennino grazie alla morfologia assai aspra, con le loro valli profondamente incise ed i versanti imponenti e molto inclinati; sono conosciute per la bellezza dei propri marmi e per i profondi abissi e le grandi cavità del sottosuolo carsico. La posizione geografica del massiccio, la sua esposizione e la diversa natura delle rocce determinano la presenza di ambienti quanto mai vari e contrastanti, che favoriscono la ricchezza floristica e faunistica del territorio. Visiteremo il Monte Forato, situato nella parte meridionale della catena,caratterizzato da un arco naturale di circa 30 m di diametro. Pernotteremo al Rifugio Rossi situato nel cuore delle Panie, da cui si godono albe e tramonti meravigliosi e nai suoi dintorni e spesso possibile vedere i mufloni. Il Secondo giorno saliremo alla Pania della Croce, la regina della Apuane, nominata anche da Dante nella Divina Commedia, dalla sua vetta a 1858 m nelle giornate limpide si ha un panorama a 360° che spazia dal Monviso alla Corsica, fino all’Isola d’Elba e il Monte Amiata.
Difficoltà: E- EE
Dislivello salita: 1 giorno : 1200 m 2 giorno 400 m
Dislivello discesa: 1 giorno 100 m 2 giorno 1500 m
Quota massima: 1859 m
Tempo: trekking di circa 6 ore entrambe le giornate
Pernotto con cena e colazione al Rifugio Rossi
Direttori: Alessandra Sperandio – Erika Tiezzi
Itinerario per ammirare le bellezze della foresta del Cansiglio e i vasti panorami fino alle montagne dell’ Alpago. E’ un percorso a saliscendi che si snoda su strade sterrate, sentieri nel bosco o ai margini di prati e pascoli.
Difficoltà: E
Dislivello: 350 m circa
Quota massima: 1100 m
Tempo: 5/6 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: Fontana R., T. Ruggero
L’escursione inizia presso il Rifugio Pederù (m. 1548), al termine dell’aspra Val di Rudo, e sale verso l’Alpe di Fanes lungo un sentiero che si snoda sul versante opposto a quello della vecchia strada militare, costantemente fiancheggiato da vegetazione rappresentata principalmente da pino mugo. In circa 3 ore di cammino, passando dai Rifugi Fanes e Lavarella, si raggiunge il Passo di Limo (m. 2174) e si inizia quindi la discesa lungo la quale si incontrano il Lago di Limo e quindi il Rifugio di Gran Fanes (m.2102). L’escursione prosegue con gradevoli saliscendi in un ambiente caratterizzato da splendide vedute sui circostanti “Monti Pallidi”, fino a raggiungere il Col de Locia (m. 2069), da dove inizia la ripida discesa che conduce alla Capanna Alpina.
Si tratta di un’escursione impegnativa ma di grande soddisfazione dal punto di vista naturalistico e ambientale con splendidi panorami sull’Alpe di Fanes, sul Monte Cristallo e sul Gruppo di Sella.
Difficoltà: E
Dislivello salita: 630 m. circa
Dislivello discesa: 450 m. circa
Quota massima: 2174
Tempo: 6,5 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: Roberto Lovato, Maddalena Busato
Da Malga Frommer ai Rifugi Fronza alle Coronelle, Paolina e Baita Masarè con rentro lungo il Sentiero delle Perle
I fantastici panorami sulla Roda di Vael, il Latemar, i giacciai dell’Adamello, dell’Ortles e del Cevedale saranno solo alcuni di quelli di cui potremmo godere percorrendo i sentieri di questa imperdibile escursione che partendo da malga Frommer, vicino a Nova Ponente, ci porterà toccare il Rifugio Fronza alle Coronelle, in passato della nostra sezione, il Rifugio Paolina sovrastato dalla rossa ed imponente parete della Roda di Vael e non ultima, in bucolica e rilassante posizione, Baita Masarè da dove inizierà il nostro rientro.
Difficoltà: E
Dislivello: 900 m. circa
Quota massima: 2343 m.
Tempo: 6 soste escluse
Pranzo: al sacco
Direttori: Sorbini – Sperandio
L’itinerario percorre le selvagge e solitarie zone del Brenta settentrionale, conduce alle spettacolari vedute panoramiche offerte dalle alture del Passo di Pra Castron, ai piedi del Sasso Rosso e di Cima Uomo per poi discendere sulle sponde dell’incantevole Lago di Tovel. Escursione magari un po’ faticosa ma imperdibile !!….
Difficoltà: EE
Dislivello salita: 1280 m. circa
Dislivello discesa: 1490 m. circa
Quota massima: 2502
Tempo: 9 ore circa
Pranzo: al sacco (nessun rifugio né malga lungo tutto il percorso)
Direttori: Giovanni Bertossi, Susanna Natale
Si tratta di una delle più alte miniere d’Europa, situata ben oltre i 2000 metri di quota e con oltre sette secoli di storia. L’argento di Monteneve era conosciuto infatti già nel XIII secolo e l’attività estrattiva, che ha visto il suo apice nel corso del XV secolo, ha favorito la nascita di questo insediamento in alta quota.
San Martino di Monteneve non era solo un posto di lavoro ma un vero e proprio aggregato sociale con un proprio gruppo teatrale, una banda musicale e una compagnia di tiratori a segno; ora, dopo oltre sette secoli di attività rimangono solo ruderi, rottami, binari e carrelli arrugginiti a testimoniare la storia di una comunità che nasceva e moriva a 2354 metri di quota.
Negli edifici direzionali della miniera, dismessa completamente solo nel 1985, è stato allestito il rifugio Monteneve Schneeberg, meta di questo itinerario, in grado di accogliere nel migliore dei modi gli escursionisti e di raccontare la storia di questi luoghi, coadiuvato in questo compito da un piccolo museo storico e da un tratto di galleria liberamente visitabili.
Difficoltà: E
Dislivello: 650 m circa
Quota massima: 2354 m
Tempo: 6 ore circa soste escluse
Pranzo: al sacco
Direttori: Roberto Lovato e Maddalena Busato
In alta Val di Fleres e precisamente alla frazione di Sant Anton iniziano i sentieri che portano al Rifugio Calciati al Tribulaun, che si può raggiungere o seguendo il sentiero numero 8 o percorrendo la bella e facile Via Ferrata Lampskopf che si sviluppa alle pendici dell’omonimo monte. Nessun passaggio, della ferrata, merita di essere definito tecnicamente difficile, la via è comunque lunga e l’ambiente bellissimo ed isolato.
Difficoltà: EEA
Dislivello: 1250 m circa
Quota massima: 2365
Tempo: 6 ore circa per l’andata ed il ritorno escluse le soste
Pranzo: al sacco
Direttori: Erika Tiezzi, Eugenio Cavallo
Itinerario circolare che parte da Andalo e si inerpica per lunga ma piacevole salita tra i boschi. Raggiunta malga Dagnola alta si prosegue su pendio prativo verso Tovo Valon da dove possiamo cominciare la discesa per il ritorno, ammirando l’ampio panorama e il lago di Molveno.
Difficoltà: E
Dislivello: 800 m circa
Quota massima: 1960 m
Tempo: 4/5 ore circa
Pranzo: al sacco
Organizzatori: R. Fontana, G.Sobrini
Organico
Andreoli Corrado
Beghelli Roberto
Bellamoli Paolo
Bertolin Stefano | ASE-IA
Bertossi Giovanni | ISFE
Bressan Zoe
Brunelli Emanuele | AE-EEA
Busato Maddalena
Cavallo Eugenio | ASE
Ceresola Gianni
Colautti Dmitrij
Dal Piero Sonia
Dall’Acqua Dora
Ferron Roberto
Fontana Romano
Forlin Fabio
Guerra Francesco
Lovato Roberto
Mantovanelli Sergio
Maroldi Marta
Natale Susanna | SEZ. SFE
Paier Augusto
Righetti Sonia | AE
Righetto Antonella
Rizzotti Filippo | AE-EEA
Ruggeri Tiziano
Schiavetti Enrico Maria
Sciessere Yilenia
Sorbini Gino | AE-EEA
Sperandio Alessandra
Tiezzi Erika
Tosadori Carlotta
Z.E.