Commissione Medica Sezionale
Tra gli organi tecnici del CAI esiste la Commissione Centrale Medica (CCM) composta da medici volontari. La CCM propone e coordina progetti che spaziano dalla Montagnaterapia applicata a tutti i tipi di disabilità, alla foresta-terapia che studia gli influssi di sostanze aromatiche presenti in alcune foreste alpine, alla misurazione della pressione arteriosa in quota, progetto coordinato tra gli altri dalla Università Bicocca di Milano, alla “Montagna su… due piedi”, convegno sulla cura del piede, che si è tenuto a Trento il 06 maggio 2023.
Esistono poi gli Organi Tecnici Territoriali Operativi (OTTO) regionali od interregionali, come nel nostro caso, la Commissione Medica Interregionale Veneto Friulana e Giuliana (CMI VFG) che ha il compito di attuare i progetti centrali o proporne di propri. Queste commissioni sono composte da soci laureati in medicina, ogni componente rimane in carica per 3 anni, per due mandati anche consecutivi ed i soci sono proposti dalle diverse sezioni. (https://www.caiveneto.it/otp/commissione-medica).
La CMI VFG attuale ha iniziato la sua attività nel novembre 2022 ed è, per ora, coinvolta:
• nel progetto del CAI VENETO di cardio-proteggere tutti rifugi del CAI dotandoli di un Defibrillatore Automatico (DAE) ed addestrando i gestori dei rifugi e tutti gli accompagnatori all’utilizzo ed alle procedure di BLS (Basic Life Support);
• nello studio nazionale sull’influenza che le variazioni di altitudine hanno sull’organismo umano ed in particolare sulla pressione arteriosa;
• nella prevenzione dei tumori cutanei con una protezione dall’irraggiamento solare.
Questi progetti hanno bisogno di essere portati avanti nel tempo ed è importante che ci sia un coinvolgimento capillare attraverso l’azione di soci, che anche a livello sezionale, possano sia relazionarsi con la commissione medica sia agendo autonomamente e:
• partecipare all’addestramento degli accompagnatori al BLSD;
• studiare le relazioni della pressione arteriosa con l’altitudine ed anche il prossimo anno andremo a misurare la pressione al Rifugio Telegrafo;
• proporre dei progetti di medicina che interessi la frequentazione della montagna;
• dare il proprio contributo nella educazione e formazione che viene svolta nei corsi della Scuola di Escursionismo intersezionale veronese o dalla sezione.