Commissione Escursionismo
La stagione 2023 ha fatto vedere un’ottima ripresa della frequentazione delle attività da parte di soci e non soci, anche grazie al grande numero di nuovi iscritti, ormai siamo quasi 4000.
È proseguita con buon successo l’iniziativa “Pedala con Zoe”.
Per quanto riguarda il nuovo programma, la novità più rilevante è l’inserimento di una uscita su via ferrata ogni mese, a queste, se possibile, verrà affiancato un itinerario escursionistico.
Un altro progetto nuovo, molto importante, è di iniziare a gettare le basi per la creazione di un “Gruppo Giovani”, necessario a soddisfare le loro esigenze più specifiche, chi di voi fosse interessato si faccia avanti…
Un doveroso ringraziamento va a tutti i componenti della Commissione Escursionismo, ragazzi e ragazze che, come volontari, mettono a disposizione parte del loro tempo, passione e capacità per accompagnare gli escursionisti nelle varie uscite ed attività con la dovuta sicurezza e assistenza.
Sperando di vedervi partecipare numerosi alle attività proposte vi saluto augurandovi buona montagna!
TREKKING LANZAROTE – ISOLE CANARIE
Da Sabato 5 OTTOBRE a Sabato 12 OTTOBRE 2024
Un’isola dall’evidente origine vulcanica che presenta ambienti a tratti aspri, ma
che nasconde dietro ogni angolo paesaggi e colori unici. Percorreremo, insieme a
una guida naturalistica, i sentieri più belli dell’isola per coglierne la bellezza e
conoscere da vicino la natura e le tradizioni che la caratterizzano.
Le cicloescursioni “Pedala con Zoe”
• Marzo
San Giovanni Lupatoto, Parco Menago, San Giovanni Lupatoto
km 55, dislivello irrisorio
• Aprile
Colognola ai Colli, Cazzano, Colognola ai Colli
km 45, dislivello m 540
• Maggio
Giro dei Colli Euganei
km 63, dislivello m 210
• Giugno
Terre del Custoza
km 60, dislivello m 520
• Settembre
Giro dei Prati Stabili
km 70, dislivello m 400
• Ottobre
Albaredo d’Adige, Buso della Giareta, Lonigo, Albaredo
km 51, dislivello m 300
• Novembre
San Giovanni Lupatoto, Sorgà, San Giovanni Lupatoto (risottata finale)
km 63, dislivello irrisorio
Le escursioni in programma per il 2024
Gennaio, febbraio, marzo
Ciaspolata attraverso i paesaggi montani profondamente innevati del Parco Naturale Puez-Odle, nel cuore del Patrimonio Mondiale UNESCO. Sarà un’occasione per respirare il silenzio, percepire la natura nella sua perfezione e ammirare le montagne nella loro veste invernale. Passeremo per il rifugio Juac, il rifugio Firenze e Malga Pieralongia.
Difficoltà: EAI – F
Dislivello: 600 m circa
Quota massima: 2300 m
Tempo: 6 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: Dmitrij Colautti, Emanuele Brunelli
In collaborazione con le sezioni di S. Pietro in Cariano e di Tregnago.
Una dolce salita tra due ali di bosco ci consentirà di guadagnare la dorsale larga, aperta e soleggiata delle Casere Ongara, dove il panorama spazia dal Monte Zebio al Portule, da Cima D’Asta alle Pale di San Martino. Rientreremo ad anello, attraverso una forestale tra gli abeti, su tracciati in inverno non frequentati.
Difficoltà: EAI
Dislivello:↑ ↓250 m
Quota massima: 1.680 m
Tempi:4 ore
Pranzo: al sacco
Direttori: Stefano Bertolin – Dora Dall’Acqua
Imponente canalone che da bocchetta Zevola sprofonda in direzione, fino a spegnersi, nella testata dell’Agno di Lora, poco a sud del Rifugio Cesare Battisti, versante vicentino del gruppo del Carega.
Il toponimo attuale era tradizionalmente in uso tra i malgari e riferito a una sorgente che sgorga quasi al termine del vajo. Dalla cima dello Zevola si apre un grandioso panorama dalla Lessinia al Lago di Garda, Baldo, Gramolon, Catena 3 Croci, Gruppo del Carega, Altopiano di Asiago, Pale di San Martino.
Difficoltà: A
Dislivello: 750 m circa
Quota massima: m 1976
Tempo: 7 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: D. Colautti, R. Beghelli e R. Ferron
Il Buso della Rana è una grotta tra le più estese in Italia. L’ingresso si trova nel comune di Monte di Malo in provincia di Vicenza, presso Contrà Maddalena, lungo la strada che da Monte di Malo porta verso la frazione di Priabona. La temperatura è di circa 12 °C.
Il numero massimo di partecipanti sarà di dieci persone maggiorenni, è richiesta una buona capacità alpinistica.
A chi sprovvisto, verrà fornito caschetto ed imbrago.
Difficoltà: Speleo
Tempo: 4 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: Gruppo Speleo Verona
Aprile, maggio
Il Marlinger Waalweg, il più lungo dell’Alto Adige, risale a circa 250 anni fa e segue il tracciato della roggia, costruita per irrigare i campi della Val Venosta, assieme ad altri canali. I “Waalwege” sono percorsi realizzati lungo questi canali, detti “Rogge“, per consentire ai guardiani di controllare il regolare scorrere delle acque.
Durante l’escursione percorreremo un tratto del Marlinger Waalweg, tra Marlengo e Tel, per poi rientrare a Marlengo attraverso l’Alta Via. Il sentiero della roggia offre splendide vedute panoramiche sulle catene montuose circostanti e sulla Val Venosta.
Difficoltà: E
Dislivello: 450 m circa
Quota massima: 880 m
Tempo: ore 4,5 circa
Pranzo: al sacco
Direttori: M. Busato – E Zorzin
Nelle prealpi Bresciane, sopra il paese di Lodrino, si erge una catena di monti di origine dolomitica originata da sedimenti marini, che ospita vari itinerari. La ferrata si sviluppa sull’esposto fianco roccioso del monte Corna di Caspai che si affaccia sul paese.
Difficoltà: EEA-PD/MD
Dislivello: 550 m circa
Quota massima: m 1391
Tempo: 6 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: R. Beghelli, R. Ferron, D. Colautti, T. Ruggeri
Un percorso ad anello che dalla piazza di Caprino porta alla Cima Sparavero lungo le creste di Naole. Il Sentiero 662 si snoda attraverso la più antica e usata via di accesso alla parte meridionale del Monte Baldo. Interessante per l’ambiente, la flora di Naole, le malghe e il bel terrazzo prativo di Priore. L’itinerario si presenta impegnativo ma di grande soddisfazione con ambienti variopinti e panorami grandiosi. Il percorso proposto presenta un considerevole sviluppo e dislivello sia in salita che in discesa. Consigliato esclusivamente agli escursionisti allenati.
Difficoltà: EE
Dislivello: 1400 m circa
Quota massima: 1516 m
Tempo: ore 8 circa
Pranzo: al sacco
Direttori: A. Paier, S. Righetti
Itinerario ad anello con partenza da Breonio. Si attraversa il Monte Crocetta, Pastelletto, Molane e Pastello. Durante tutto il percorso, per arrivare fino alla sommità del monte, è possibile godere di scenari di rara bellezza, come quelli sulla Val d’Adige e sulla Valpolicella.
Difficoltà: E
Dislivello: 520 m
Quota massima: 1120 m
Tempo: 5 ore
Pranzo: al sacco
Direttori: F. Forlin, M. Maroldi, R. Fontana
Escursione sulle colline dell’Appennino Piacentino sul secondo tratto del “Sentiero dei Briganti”, tra l’abitato di Vernasca e il borgo di Castell’Arquato, che ha conservato nel tempo la magia dei borghi medievali fra i più belli d’Italia, con le torri, i vicoli acciottolati e le piazzette circondate da palazzi in mattoni rosati. Il sentiero, con segnavia CAI 931, si sviluppa sulle creste delle colline lungo la Val d’Arda, nella Riserva Regionale del Piacenziano, con alcuni passaggi sul filo di cresta dei calanchi della Riserva tra siepi di ginestre, con vista sui calanchi del Monte Giogo e sulle morbide colline della valle del Torrente Ongina.
Difficoltà: E/T
Dislivello: 350 m
Quota massima: 450 m
Tempo: 3,5 ore
Pranzo: al sacco
Direttori: A. Righetto, E. Zorzin, S. Dal Piero
La Ferrata Viali risale un canalone sotto il Monte Gramolon, risulta varia e di media difficoltà. Avvicinamento e rientro sono piuttosto brevi. La naturale prosecuzione della Ferrata Viali è la successiva Ferrata Ferrari, non obbligatoria. La Ferrata Ferrari, per quanto breve, viene considerata atletica e impegnativa. Si sviluppa prevalentemente su impegnativi traversi obliqui di roccia levigata.
Difficoltà: EEA – PD/D
Dislivello: 590 m circa
Tempo: 5,5 ore circa
Quota massima: 1814 m
Pranzo: al sacco
Direttori: E. Brunelli, F. Forlin e E. Bologna
All’interno del Club Alpino Italiano con Family CAI si inizia a far riferimento a quel genere di attività pensate ed organizzate in modo specifico per coinvolgere le famiglie di soci con bambini che si vogliono avvicinare alla montagna a “piccoli passi”. L’idea è quella di organizzare escursioni in giornata dove i bambini, di età orientativamente tra i 2 e i 10 anni, possano camminare per sentieri divertendosi in compagnia della propria famiglia e incontrando nuovi amici. Gli itinerari sono di prossimità, scelti a “misura di bambino”, con l’intento di scoprire o riscoprire aspetti naturalistici e culturali piacevoli anche per gli adulti. Nelle uscite “Family CAI” i bambini rimangono affidati a mamma e papà. Il ruolo assunto dalla Sezione è quello di creare un’opportunità per nuove esperienze in ambiente montano da condividere tra i genitori e i loro piccoli, mentre agli accompagnatori competono il supporto .
Difficoltà: (T-E) Turistico- Escursionistico
Dislivello: 100 m
Quota massima: 1625 m
Tempo: 2 ore (soste escluse)
Pranzo: al sacco
Direttori: Augusto Paier, Maddalena Busato, Sara Marchesini
Avvolti da un’incantevole cornice paesaggistica, percorriamo il sentiero che ci porta sui Denti della Sega, catena di asperità che domina la Lessinia trentina, separandola dalla sottostante Valle dell’Adige. Il percorso è su una cresta con continui sali e scendi che ci permette di giungere al punto spettacolare detto Passo della Morte, una magnifica cengia, molto esposta, ma protetta da un parapetto che permette di ammirare la Valle dell’Adige e la catena del Baldo.
Difficoltà: E
Dislivello: 300 m
Quota massima: 1354 m
Tempo: 5 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: M. Maroldi E. Zorzin, A. Sperandio
La Spurga delle Cadene è una sorgente esplorata negli anni ’20 nel tratto asciutto e poi allungata con l’esplorazione degli speleosubacquei negli anni ’60-70. L’ingresso si trova a 525 metri di quota nel Vajo delle Fontane e per arrivarci si deve attraversare una prima piccola sorgente captata da un vecchio acquedotto.
Il numero massimo di partecipanti sarà di dieci persone maggiorenni, è richiesta una buona capacità alpinistica.
A chi sprovvisto, verrà fornito caschetto ed imbrago.
Difficoltà: Speleo
Tempo: 4 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: Gruppo Speleo Verona
In collaborazione con la Giovane Montagna
Il Passo Buole (1460 m) è un valico alpino delle Prealpi venete, fra il Gruppo del Carega e il Coni Zugna, in provincia di Trento. È passato alla storia come le Termopili d’Italia, per gli aspri combattimenti che vi ebbero luogo nel maggio-giugno del 1916 durante la Strafexpedition ed ancora se ne possono vedere i segni degli aspri combattimenti. Dal Santuario di S. Valentino (336 m), passando per il passo Buole, scenderemo a Riva di Vallarsa.
Difficoltà: EE
Dislivello: + 1145 m, – 1762 m
Quota massima: 1460m
Tempo: 5,30 ore
Pranzo: al sacco
Direttori: C. Tosadori, E. Cavallo
Giugno, luglio
In collaborazione con la sezione di S. Pietro in Cariano
La “Vecia Ferovia de la Val de Fiemme” si snoda lungo il tracciato del vecchio treno della Val di Fiemme da Ora fino a Molina di Fiemme. Noi ne percorreremo solo una parte in discesa dal Passo S. Lugano a Ora, godendoci il meraviglioso paesaggio alpino del Parco Naturale Monte Corno e la vista sulla Bassa Atesina. Si prosegue poi per Bolzano e Ponte Gardena.
Difficoltà: CT
Lunghezza: 50 km circa
Dislivello: + 900 m, – 200 m
Tempo: 4,30 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttore: Z. Bressan
Meravigliosa escursione ad anello tra le Dolomiti di Fassa e la Val de Biois (Falcade). Partendo dal Passo San Pellegrino, attraverso i caratteristici casoni della Valfredda si sale in cima alla Forca Rossa per ritornare poi al passo attraverso il famoso rifugio Fuciade. Durante tutto il percorso, conosciuto anche come l’Alta Via dei Pastori, potremo ammirare le Pale di San Martino e la Marmolada.
Difficoltà: E
Dislivello: 700 m circa
Quota massima: 2490 m
Tempo: 5 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: M. Busato, R. Lovato, A. Sperandio
Un bellissimo e facile itinerario che fa il giro completo delle cascate di Vallesinella partendo dal centro di Madonna di Campiglio. Al cospetto delle Dolomiti di Brenta, raggiungiamo prima le cascate Alte e poi in discesa le cascate di Mezzo e Malga Brenta Bassa. Il rientro in paese avverrà passando prima per il suggestivo sentiero delle forre e delle cascate Basse e poi lungo il sentiero Arciduca Albrecht. Spettacolare escursione da non perdere!
Difficoltà: E
Dislivello: + 520 m, – 560 m
Quota massima: 1688 m
Tempo: 6 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: G. Sorbini, R. Fontana, A Sperandio
Inoltrandoci in profondità nella valle di Garés, superato il salto della cascata, visitiamo uno dei luoghi più suggestivi delle Pale, l’Orrido delle Comelle, che sbuca in una fiumara larga e ghiaiosa chiusa tra pareti a picco, apparentemente senza via d’uscita. Lì, un antico sentiero invisibile, il Viaz del Bus, ci consentirà il ritorno.
Difficoltà: EE
Dislivello: 700 m
Quota massima: 2000 m
Tempo: 5,30 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: S. Bertolin e D. Dall’Acqua
Percorso ad anello che parte da Vigo di Fassa (m.1448). Raggiungeremo Ciampedie in funivia e seguendo la “Viel de le Feide” o “Sentiero delle Pecore”, un tempo percorso dai pastori che accompagnavano il gregge alla ricerca di erba nuova e magnifiche fioriture e dove il panorama si fa sempre più incredibile, arriveremo prima al Passo del Vaiolon e poi al Rifugio Fronza alle Coronelle (m.2337). Il Rifugio si trova ai piedi del Catinaccio, in una posizione panoramica mozzafiato: la visuale spazia dal Latemar al Corno Bianco e Corno Nero, dal Gruppo del Brenta-Cevedale all’Ortles, dalla Vetta d’Italia e oltre. Da qui proseguiremo verso il Passo delle Coronelle per poi scendere ai piedi delle pareti del Catinaccio per raggiungere il Rifugio Vajolet dove è previsto il pernotto. L’indomani, dopo aver ammirato l’alba, proseguiremo il nostro percorso verso il Rifugio Principe per l’attacco alla ferrata Catinaccio d’Antermoia, scenderemo nel Vallone Antermoia fino l’omonimo lago. Il Lago di Antermoia è di origine glaciale e si trova a 2495 m di quota, ai piedi del Catinaccio di Antermoia e della Croda del Lago. È un gioiello azzurro ad alta quota e ci si arriva solo a piedi, per raggiungerlo ci vogliono pazienza, determinazione e alcune ore di cammino. La soddisfazione di arrivarci è immensa, ripagata dalla bellezza delle sue acque custodite fra le montagne, lontano da funivie e navette, protetto dalle pareti rocciose delle Dolomiti. Lasciandoci il lago alle nostre spalle, continueremo il nostro cammino sempre in un paesaggio lunare, verso il Passo de Lausa, Passo delle Scalette, ferrata delle Scalette e proseguendo lungo il Sentiero Larsec arriveremo al Rifugio Gardeccia, per poi riprendere il sentiero verso Ciampedie e la funivia per Vigo di Fassa.
Difficoltà: EEA/PD
Dislivello
giorno 1: +1010 m / -760 m
giorno 2: +1010 m / -1260 m
Quota massima: 3002 m
Tempo
giorno 1: ore 7 circa
giorno 2: ore 9,30 circa
Pranzo: al sacco/rifugio
Direttori: Tiezzi Erika, Rizzotti Filippo
Il gruppo del Sassolungo è il simbolo della Val Gardena, essendo ben visibile sino da Ortisei. È un piccolo gruppo caratterizzato da una notevole quantità di torri e contrafforti. La Schuster è una delle prime ferrate aperte nelle Dolomiti, si sviluppa in un ambiente di alta montagna salendo sul versante est del Sassopiatto fino ai quasi 3000 metri della sua cima. L’itinerario presenta tratti non attrezzati con passaggi di I grado.
Difficoltà: EEA/PD
Dislivello: 700/1000 m
Quota massima: 2964 m
Tempo: 7 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: R. Beghelli, R. Ferron, D. Colautti, T. Ruggeri
Il giro del Monte Pelmo (rectius: l’anello del Pelmo) è un itinerario ameno, percorso molto scenografico e impegnativo per escursionisti esperti e ben allenati, mai banale, che porta ad ammirare tutti e quattro i versanti del monte: le imponenti e giallastre pareti meridionali, l’enorme vallone orientale, (da qui il soprannome “El Caregòn del Padreterno”), l’articolato fianco settentrionale, per concludere con l’imponente e severa parete nord-ovest. Una delle poche vette dolomitiche completamente “circumnavigabile”.
Difficoltà: EE
Dislivello: 1000 m
Quota massima: 2476 m
Tempo: 7 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: EM Schiavetti, T. Ruggeri
Agosto, settembre
Primo giorno: dal Passo Giau, attraverso la forcella Averau, raggiungeremo il rifugio Nuvolao, primo rifugio costruito nel 1883 sulla conca ampezzana e uno dei più bei balconi delle Dolomit con panorama mozzafiato sulla conca, sulle cinque Torri, sulle Tofane e sulla Marmolada. Si scenderà per la via normale passando per il rifugio Scoiattoli e Rifugio 5 Torri camminando proprio alla base di queste. Dormiremo tra Pecol e Passo Falzarego. Secondo giorno: dal Passo Falzarego, attraverso il sentiero del Fronte (carico di storia della grande guerra), raggiungeremo il rifugio Lagazuoi da dove, con una breve passeggiata, raggiungeremo la croce di vetta della cima del piccolo Lagazuoi, stupendo punto panoramico che spazia dal Civetta, al Pelmo, dall’Antelaoalle Tofane, dalle Odle al Sella fino al gruppo dell’Alpe di Fanes.
Difficoltà: E
Dislivello:
1° giorno | +/-500 m circa
2° giorno | +/- 650 m circa
Quota massima:
1° giorno | 2575 m
2° giorno | 2778 m
Tempi 1° e 2° giorno: 5 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: M. Busato, R. Lovato, S. Dal Piero
Massima cima delle Alpi Aurine, elegante e maestosa, dal profilo imponente, specie se osservata dal versante austriaco ove precipita con un’impressionante parete quasi verticale, offre un panorama a 360°. Saliremo al Gran Pilastro per la medesima via che fu utilizzata per la prima volta il 24 luglio 1865 dal rinomato alpinista viennese Paul Grohmann con le guide alpine Georg Samer di Ginzling e Josef Fuchs originari dalla Val di Vizze. La via di salita è comunque insidiosa con un ultimo breve tratto assai esposto, richiede esperienza e passo sicuro.
Difficoltà: EE/AF
Dislivello:
1° giorno | + 1050 m
2° giorno | +800 m, – 1850 m
Quota massima: 3510 m
Tempo:
1° giorno | 4 ore
2° giorno | 8 ore
Pranzo: al sacco/rifugio
Direttori: D. Colautti, R. Beghelli
Protagonista di questa escursione a cavallo tra la Val Badia e la Valle d’Ampezzo, è la cima del Setsass, in apparenza scarsamente significativa, ma capace di regalare un panorama impagabile a 360° sulle Conturines, le cime di Fanes, il Lagazuoi, le Tofane,il Sorapis, l’Antelao,il Pelmo, la Civetta,il Nuvolau e le Cinque Torri, la Marmolada, il Sella e Passo Gardena fino ai ghiacciai delle Alpi di confine. L’itinerario circolare e poco frequentato dal turismo di massa, tra pendici erbose, creste rocciose e boschi, permette di assaporare la bellezza selvaggia e incontaminata di questi luoghi.
Difficoltà: E-EE
Dislivello: 790 m
Quota massima: 2571 m
Tempo: 6 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: G. Sorbini, C. Tosadori
Case di Viso è un borgo alpino a 1753 m di quota in Valle di Viso vicino a Ponte di Legno, dalle caratteristiche abitazioni in pietra. Da qui inizia il nostro cammino per raggiungere l’altopiano dei Laghi di Ercavallo, tra i luoghi più suggestivi del Parco Nazionale dello Stelvio bresciano, che si adagia ai piedi meridionali dell’elegante piramide del Corno dei Tre Signori (3360 m) e alla Punta di Ercavallo (3068 m), posto a guardia del Passo Gavia. Ospita numerosi bei bacini assai diversi tra loro e in parte ricoperti da spettacolari bianche fioriture di eriofori. In tutta la zona, grazie alla tutela del Parco, non sarà difficile l’incontro con cervi, stambecchi, camosci, marmotte ed ermellini.
Difficoltà: E/ EE
Dislivello: 1190 m
Quota massima: 2955 m
Tempo: 7 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: E. Tiezzi, F. Rizzotti
Ottobre
Un’isola dall’evidente origine vulcanica che presenta ambienti a tratti aspri, ma che nasconde dietro ogni angolo paesaggi e colori unici. Percorreremo, insieme a una guida naturalistica, i sentieri più belli dell’isola per coglierne la bellezza e conoscere da vicino la natura e le tradizioni che la caratterizzano.
Difficoltà: E
Direttori: D. Dall’acqua
La Cima Manera o (Cimon del Cavallo) è l’elevazione più alta dell’omonimo gruppo. Il suo inconfondibile profilo è spesso ben visibile dalla laguna di Venezia. L’escursione che passa per il rifugio Semenza è senza dubbio uno dei trekking più frequentati dell’Alpago, non solo per la sua relativa vicinanza alla pianura ma anche per gli splendidi scorci panoramici che offre. Sino al rifugio Semenza l’itinerario può essere percorso ad inizio e fine stagione, mentre per raggiungere la Cima Manera è necessario superare un breve e facile tratto attrezzato. Meritevole il giro ad anello dai noi percorso, salendo a ridosso di Cima delle Vacche e scendendo per il vallone che ospita il Sasso della Madonna.
Difficoltà: EE
Dislivello: 1050 m
Quota massima: 2251 m
Tempo: 8/9 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: A. Paier, S. Righetti
La Ferrata Marangoni, sopra l’abitato di Mori, si sviluppa su una grande parete verticale visibile già dall’autostrada del Brennero. La ferrata non presenta particolari difficoltà ma richiede il superamento di alcuni tratti atletici ed è spesso molto esposta e strapiombante. Dal centro di Mori si risale il sentiero che porta al Santuario di Montalbano dove in pochi minuti si attaccherà la ferrata. Rientro per comodo sentiero.
Difficoltà: EEA-D
Dislivello: 410 m, di cui 202 m di ferrata
Quota massima: 615 m
Tempo: 4,5 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: E. Brunelli, F. Forlin, T. Ruggeri
Il Parco Regionale del Corno alle Scale è un massiccio che sfiora i duemila metri, segnato fino alla vetta dagli strati di arenaria (da cui il nome Scale) ben evidenti come il profilo di un libro poggiato sopra la faggeta. Partiremo dal santuario della Madonna dell’Acero (1184 m) e, attraversando una meravigliosa faggeta, prenderemo il sentiero che risale il corso del torrente Dardagna con le sue cascate. Ci addentreremo poi nella Valle del Silenzio per arrivare ai Balzi dell’Ora: una serie di salti rocciosi che compongono il crinale del Corno alle Scale. Il percorso non è dei più semplici (classificato EE) ma la fatica viene ripagata dalla meravigliosa vista a 360° che si può ammirare una volta arrivati a Punta Sofia.
Difficoltà: E/ EE
Dislivello: 1000 m
Quota massima: 1945 m
Tempo: 7 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: A. Sperandio, G. Sorbini, R. Fontana
Percorso ad anello che si snoda per oltre 20 chilometri sui colli che sovrastano il borgo di Arquà Petrarca, passando per vari monti, regalando panorami mozzafiato e una piacevole alternanza di ambienti, dai prati assolati ai fitti boschi dominati da alberi di castagno. Itinerario consigliato alle persone allenate e amanti delle lunghe camminate.
Difficoltà: EE
Dislivello: 1000 m
Quota massima: 380 m
Tempo: 7 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: F. Forlin, E. Brunelli
Organico
Andreoli Corrado
Beghelli Roberto
Bellamoli Paolo
Bertolin Stefano | ASE-IA
Bertossi Giovanni | ISFE
Bressan Zoe
Brunelli Emanuele | AE-EEA
Busato Maddalena
Cavallo Eugenio | ASE
Ceresola Gianni
Colautti Dmitrij
Dal Piero Sonia
Dall’Acqua Dora
Ferron Roberto
Fontana Romano
Forlin Fabio
Guerra Francesco
Lovato Roberto
Mantovanelli Sergio
Maroldi Marta
Natale Susanna | SEZ. SFE
Paier Augusto
Righetti Sonia | AE
Righetto Antonella
Rizzotti Filippo | AE-EEA
Ruggeri Tiziano
Schiavetti Enrico Maria
Sciessere Yilenia
Sorbini Gino | AE-EEA
Sperandio Alessandra
Tiezzi Erika
Tosadori Carlotta
Z.E.