Giovanna Zangrandi, pseudonimo di Alma Bevilacqua, si afferma come scrittrice negli anni ‘50. Donna anticonformista,
decide, lei bolognese di Galliera, di essere una donna delle Dolomiti. Vive a Cortina, ma non ama il mondo del turismo; il
suo cuore batte per la gente più umile del Cadore. Il libro propone per la prima volta una scelta dei suoi diari, nei quali
racconta le sue gite in montagna (soprattutto sull’Antelao, dove nel 1946 aveva promosso la costruzione del rifugio omonimo), il suo rapporto con la natura ed il suo trasferimento a Borca. |
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