CONTROSTORIA DELL’ALPINISMO

Martedì 12 novembre, ore 20:45

presso la Sezione Cai di Verona

La storia della nascita dell’alpinismo è raccontata secondo uno schema che si ripete uguale da due secoli. All’origine ci sarebbe la grande scoperta razionalista delle Alpi quali laboratorio della natura: una rivoluzione che avrebbe schiuso all’uomo territori inesplorati che le rozze popolazioni alpine popolavano di superstizioni.
La passione settecentesca per l’alta montagna avrebbe quindi aperto la strada alla conquista cittadina delle cime e all’invenzione dell’alpinismo.
Controstoria dell’alpinismo rovescia questo modo di guardare alle Alpi e alla storia della frequentazione delle terre alte.

26 aprile 1336 “Oggi spinto dal solo desiderio di vedere un luogo celebre per la sua altezza, sono salito sul più alto monte di questa regione, chiamato giustamente Ventoso. Da molti anni mi ero proposto questa gita; come sai, infatti, per quel destino che regola le vicende degli uomini, ho abitato in questi luoghi sino  all’infanzia e questo monte, che a bell’agio si può ammirare da ogni parte, mi è stato quasi sempre negli occhi” (dall’epistolario di F. Petrarca, trad.)

 

 

 

Andrea ZANNINI (1961)
professore ordinario di Storia dell’Europa all’Università di Udine; si è interessato di storia economica e sociale della Serenissima, storia dell’emigrazione e storia della Resistenza. Ha la passione della montagna, é stato Presidente della Scuola d’Alpinismo “C. Capuis” del CAI di Mestre e Presidente della Commissione Nazionale Pubblicazioni del CAI. Ha scritto assieme a F. Favaretto la guida “Gruppo di Sella” della collana Monti d’Italia CAI-TCI

 

 

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