Sentiero dei Briganti 2a parte: da Vernasca a Castell’Arquato (PC)
domenica 28 aprile
DOVE ANDIAMO, AMBIENTE E STORIA:
Escursione nella zona dell’Appenino Piacentino sulla seconda parte del “Sentiero dei Briganti”, da Vernasca verso Castell’Arquato, con sviluppo sul filo di cresta delle colline tra le valli del Torrente Arda e del Torrente Ongina. La prima parte del percorso ad anello collega invece il paese di Vernasca con Borgo Vigoleno.
Castell’Arquato ha conservato nel tempo la magia dei borghi medioevali fra i più belli d’Italia, con le sue torri, i vicoli acciottolati e le piazzette raccolte circondate da palazzi in mattoni rosati.
Possibilità di effettuare la visita guidata del borgo con guide autorizzate (costo a partecipante di Euro 6,50).
PROGRAMMA DELL’ESCURSIONE:
L’escursione inizia dal paese di Vernasca (450 m s.l.m.), con la sua bella pieve dedicata a San Colombano. Da Vernasca si imbocca il sentiero CAI 931, parte iniziale del “Sentiero dei Briganti” che, assieme al sentiero CAI 929, costituisce l’”Anello dei Briganti”, un percorso di circa 21km che collega Vernasca a Borgo Vigoleno e ritorno. Noi percorreremo la seconda parte del sentiero, con meta Castell’Arquato.
Il sentiero CAI 931 si sviluppa principalmente su strade bianche e sentieri, che seguono il filo di cresta delle colline tra le Valli dei Torrenti Arda e Ongina, con vista sui calanchi del Monte Giogo ad Ovest e sulle colline della Valle dell’Ongina ad Est. Due tratti del percorso sono denominati “sentiero delle ginestre”, perché si sviluppano tra folte siepi di ginestre, in fiore tra fine aprile e giugno. Il sentiero, alternando brevi strappi in salita e discese, raggiunge la sommità del Monte La Ciocca (330 m s.l.m.), da dove si possono ammirare i calanchi più maestosi della zona, ricompresi nel confine del Parco Regionale Stirone e Piacenziano. Dal sentiero si hanno anche splendide viste sul borgo medioevale di Castell’Arquato. Una volta scesi dalla sommità del Monte La Ciocca il percorso prosegue per un breve tratto su strada asfaltata poco trafficata, fino alla deviazione in direzione di Castell’Arquato, in discesa tra i vigneti ed infine, dopo un breve tratto su strada asfaltata, attraversa la passerella in legno sul Torrente Arda e termina al borgo di Castell’Arquato (220 m s.l.m.) – percorso di circa 3,5 ore soste escluse.
Il borgo di Castell’Arquato è menzionato fin dal 566 D.C. e nel 772 viene donato al Vescovo di Piacenza poi, nel tempo, si alternano diversi Vescovi fino al 1220, quando il borgo diviene Comune. Successivamente Castell’Arquato passa alla signoria dei Visconti e poi a quella degli Sforza; la storia del borgo dal secolo XV all’Unità d’Italia (1861) vede alternarsi il dominio degli Sforza di Santa Fiora ed infine, nel secolo XVIII, della Camera ducale parmense.
Castell’Arquato è tra i 100 borghi più belli d’Italia, con la sua torre che svetta dalla collina su cui sorge il centro storico, con i vicoli stretti e le mura merlate, i palazzi in mattoni rosati e la piazza principale, con la Rocca Viscontea, la chiesa collegiata di Santa Maria e il Palazzo del Podestà. Altri monumenti storici sono il Palazzo del Duca con la fontana alla base, il Torrione Farnese e l’Ospedale di Santo Spirito, con all’interno il Museo Geologico con reperti del Piacenziano.
DIRETTORI DI ESCURSIONE:
- Antonella Righetto, cell. 328 0522709
- Elena Zorzin, cell. 347 1166614 (dopo le 19 – grazie)