Da San Martino di Castrozza al Lago di Calaita

Domenica 27 ottobre

DOVE ANDIAMO, AMBIENTE E STORIA:
San Martino di Castrozza è un centro abitato del comune di Primiero S. martino di Castrozza in provincia autonoma di Trento, nell’alta valle del Primiero, nel Trentino orientale a 1.487 m s.l.m. San Martino è adagiato in una verde conca prativa, circondato dal Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Dal paese sono visibili numerose vette dolomitiche: il grande gruppo delle Pale di San Martino con il Cimon della Pala, la Vezzana (visibile dalla zona del Passo Rolle o dall’altipiano delle Pale), il Rosetta, il Sass Maor, le cime Val di Roda, la Cima della Madonna, e dall’altra parte il rilievo più dolce della Cavallazza e le cime in porfido del Colbricon e del Colbricon piccolo. Dal paese è anche visibile il gruppo delle vette Feltrine, con la caratteristica cima a sagoma piramidale del monte Pavione.

Il lago di Calàita invece, è un piccolo lago alpino di origine naturale situato nella Valle del Lozen, a 1605m sul livello del mare. Il lago si trova su un ampio pianoro che prende il nome di campìgol del Doch dall’omonima malga che si affaccia sul lago risalente agli inizi del xx secolo.

Quando le nubi lo permettono, è famosa l’immagine del Cimon della Pala che si specchia nelle acque del lago.

Partiremo da San Martino di Castrozza, nelle Pale di San Martino e risalendo i boschi di Abete prima e di larici poi, raggiungeremo il Lago di Calaita nei Lagorai. Lungo tutto il percorso godremo di fantastici panorami sulle Pale di San Martino e le Vette Feltrine.

PROGRAMMA DELL’ESCURSIONE:
Partenza dal parcheggio cabinovia Tognola a San Martino di Castrozza (Tn) 1410 metri, con il sentiero 350A che sale subito ripido nel bosco fino a incrociare presso il Col Tamadi (1590m), la strada forestale 350. Proseguendo sulla medesima in leggera discesa e con qualche saliscendi, fino al suo termine sempre con belle vedute sulle Pale di San Martino sulla nostra sinistra e tralasciando le due deviazioni per malga Crel e malga Scanaiol. Arrivati a fine forestale, il sentiero diventa stretto e ripido risalendo il bosco fino a sbucare a forcella di Calaita a 1663 metri, bivio e incrocio di sentieri. Rimaniamo sul 350 entrando nella conca prativa dove si trova il lago visibile già in distanza e circondato da belle montagne e foreste di larici. Qui la strada è una carrareccia lastricata solcata da parecchia acqua che generosa e copiosa scende dai monti. La torbiera intorno al lago, specie dopo giorni di pioggia risulta acquitrinosa, meglio rimanere nel sentiero. Il lago se illuminato dal sole, rispecchia nelle sue acque anche il vicino ma lontano Cimon della Pala. Il ritorno si esegue per la stessa via con possibilità di deviare a malga Scanaiol per un piccolo anello che sale nel bosco e, che nei pressi della malga, offre un panorama a 360 gradi su tutto il gruppo dolomitico. Discesa su traccia di sentiero fino a ritrovare la forestale, con quella chiudere l’escursione fino al parcheggio. (Alla variante aggiungere 1 ora e 110 metri di salita)

DIRETTORI DI ESCURSIONE:

  • Maddalena Busato, cell. 347 0409259
  • Alessandra Sperandio 3489897033
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