VERONA MOUNTAIN FILM FESTIVAL 2022

6° VERONA MOUNTAIN FILM FESTIVAL

22-26 febbraio 2022

Auditorium Palazzo della Gran Guardia | Verona

Inizio serate ore 20.30 | Ingresso libero

Alpinismo, esplorazione e arrampicata in scena alla Gran Guardia di Verona

Tutto pronto per la sesta edizione del “Verona Mountain Film Festival”, il Festival del Veneto interamente dedicato ad alpinismo, arrampicata ed esplorazione, che si svolgerà nell’Auditorium del seicentesco palazzo della Gran Guardia in piazza Bra dal 22 al 26 febbraio 2022.

L’interessante programma verrà presentato il 18 febbraio alle ore 11.00 presso il Comune di Verona.

Il Festival, con il patrocinio della RAI, è promosso dalle sezioni CAI di Verona, Verona Cesare Battisti, San Bonifacio, Legnago, Caprino Veronese, dal Gruppo escursionistico alpinistico di Zevio e dal Gruppo Alpino Scaligero Verona, con la direzione artistica di Associazione Montagna Italia.

L’evento, in collaborazione con il Comune di Verona, è sostenuto da Fondazione Giorgio Zanotto, Banco BPM, Sportler, Azienda Trasporti Verona.

Il Festival fa parte del Circuito “Spirit of the mountain” e si articola in cinque serate che saranno presentate dal Presidente del Festival Roberto Gualdi. Oltre al concorso cinematografico, il Festival promuove la montagna anche attraverso fotografia, musica, presentazioni e ospiti.

Molti i film iscritti a questa edizione e giunti da 13 nazioni del mondo. Otto sono i film selezionati dalla Commissione e che verranno proiettati durante l’evento.

La Giuria è composta da: Piero Carlesi-Presidente, Nicola Bionda e Giuseppe Spagnulo.

Ventuno sono gli scatti del Concorso Fotografico promosso dalla Fondazione Giorgio Zanotto, proiettati tutte le sere sul grande schermo.

Sei i film fuori concorso proposti al pubblico:

Fratelli si diventa

Omaggio a Walter Bonatti, l’uomo del Monte Bianco

Di Alessandro Filippini e Fredo Valla

Italia, 58′

Promosso dalla Fondazione Giorgio Zanotto

Il 13 settembre sono passati 10 anni dalla morte di Walter Bonatti, l’ultimo e il più grande interprete dell’alpinismo tradizionale, primo Piolet d’Or alla Carriera, il prestigioso premio che ora è intitolato proprio a lui. In “Fratelli si diventa. Omaggio a Walter Bonatti, l’uomo del Monte Bianco” (produzione StudioEffe), a comporre il ritratto a tutto tondo di Bonatti è Reinhold Messner, cioè colui che ne ha raccolto il testimone sulle montagne più alte della Terra. Messner lo fa grazie alle immagini dei loro scambi di opinioni negli incontri a casa di Riccardo Cassin, a Courmayeur, a Castel Firmiano, al Film Festival di Trento e soprattutto a Dubino, nel salotto della bellissima casa Bonatti. Qui i primi due Piolet d’Or alla Carriera, confrontano a fondo, in un serrato e inedito faccia a faccia, la propria visione dell’alpinismo e dell’avventura, scoprendosi appunto “fratelli”.

Verso l’ignoto

Di Federico Santini

Italia 73’

Dedicato a Daniele Nardi

La prima salita al Nanga Parbat, in Pakistan, raccontata da Federico Santini, una sfida ai limiti dell’umanamente possibile, tra colpi di scena e voglia di raggiungere la meta.

Quella tra Daniele e il Nanga Parbat è una storia di gioia e dolori…

Un racconto cinematografico dei primi quattro inverni dedicati al progetto in ascesa in stile alpino della nona montagna del pianeta, lungo la via dello Sperone Mummery…

Fine lines

Di Dina Khreino

Emirati Arabi Uniti, Hong Kong, 97’

Le testimonianze di venti dei più grandi alpinisti e scalatori al mondo per la prima volta si intrecciano in un unico racconto che ispira e commuove. Ognuno per le proprie ragioni, ma tutti legati al mondo verticale, arrampicano sfidando vento, scogliere a strapiombo e ogni altro imprevisto. Nell’aria rarefatta, questi atleti sono cambiati profondamente non solo come scalatori, ma anche come esseri umani. Per tre anni la regista Dina Khreino ha cercato di capire cosa li spinge a rischiare tutto per il brivido dell’ignoto.

Si concentra su storie che trascendono confini, razze e classi. Il suo background culturale le permette di capire le persone e mettere in evidenza realtà che sarebbero altrimenti trascurate. Anche se non arrampica, è attratta dalla gente di montagna per la loro volontà di ferro e per il loro rispetto universale per la vita, unito ad un coraggio non comune di fronte all’ignoto.

Porters

Di Chiara Guglielmina

Italia, 21’

Un omaggio alla vita dei montanari; dalle Alpi alle più alte cime dell’Himalaya. Attraverso le parole di Michele Cucchi, guida alpina e alpinista, comprendiamo il profondo legame tra alpinisti e portatori d’alta quota, tra montanari di ogni provenienza ed estrazione sociale.

This is her story

Di Ivan Hristov

Macedonia, 15′

In collaborazione con ONA short film festival di Venezia

Tre atlete dei Balcani, con amore raccontano la loro grande passione per l’arrampicata, l’alpinismo e il vivere nella natura selvaggia. Ognuna di loro ha obiettivi molto impegnativi da raggiungere. Questo cortometraggio mostra i loro successi e fallimenti, tra autentica arte e sport estremi.

The Wall of Shadows

Di Eliza Kubarska

Polonia, Germania, Svizzera, 94′

Quando una famiglia di Sherpa viene avvicinata da un gruppo di scalatori, per accompagnarli in un trekking fino alla parete est del Kumbhakarna in Nepal, mai conquistata, si trova di fronte a un dilemma. La vetta, considerata più impegnativa del Monte Everest, nella religione locale del Kirant è considerata una montagna sacra che non deve essere scalata. Il padre vuole guadagnare con la spedizione il denaro necessario all’educazione del figlio. La madre, invece, è contraria alla scalata ma, per rendere possibile il sogno del figlio di diventare medico, alla fine accetta di guidare i tre stranieri sulla montagna.

La regista Eliza Kubarska segue la spedizione e mostra come la famiglia faccia fronte alle condizioni estreme e al proprio credo religioso per rendere possibile la salita. Gli dei del Kumbhakarna perdoneranno gli Sherpa per la loro insolenza?

Due momenti musicali animeranno il Festival. In serata inaugurale si esibirà il Coro Scaligero dell’Alpe del Cai di Verona e, in serata finale, il Soprano Silvia Lorenzi, con Stefano Gatti al pianoforte e Stefano Bertoli alle percussioni, proporrà il concerto “Jet d’eau”.

Un momento speciale, in collaborazione con Banco Bpm, è previsto venerdì 25 febbraio, quando si parlerà del ruolo della donna nella nostra società, in particolare in montagna, per restare in tema con il Festival.

Preziosa la collaborazione con l’Università di Verona, con la quale è stato definito e promosso un concorso fotografico dal titolo “Montagna, cambiamenti climatici e biodiversità.”

Il pomeriggio di venerdì 25 febbraio, alle ore 16.00, presso il Polo Zanotto dell’Università, vedrà la proiezione di film fuori concorso dedicati alle foreste del mondo, in collaborazione con il Festival delle Foreste di Bergamo; seguirà una tavola rotonda.

La sera di venerdì 25 febbraio, presso la Gran Guardia, verrà presentata l’associazione Cuore Attivo Monterosa che promuove e accresce progetti di sviluppo e cooperazione, in particolare nelle zone himalayane. Sempre in serata, sarà consegnato il premio cinematografico del Banco BPM.

Sabato 26, serata finale, presso la Gran Guardia, verrà premiata la fotografia vincitrice del concorso universitario e sarà promossa la mostra “Antropocene. Eredità e memoria di un eterno presente.” organizzata dalla Commissione RUS Rete Università Sostenibili, in collaborazione con Contemporanea e sotto la supervisione scientifica del prof. Fabio Saggioro.

Sempre in serata finale, si terrà la Cerimonia di premiazione dei Concorsi cinematografico e fotografico del Festival, alla presenza dei Partner dell’evento.

L’ingresso è gratuito: un impegno importante, a testimonianza dell’attenzione che gli organizzatori vogliono riservare agli appassionati, ai cittadini e ai turisti. Fin dalla prima edizione il Festival è stato pensato con queste premesse, come un vero e proprio dono alla città di Verona, che con una proposta di valore e accessibile a tutti completa il ricco cartellone culturale della città.

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