TREKKING LANZAROTE – ISOLE CANARIE

Da Sabato 5 OTTOBRE a Sabato 12 OTTOBRE 2024

LANZAROTE – ISOLE CANARIE

Programma:

Trekking Lanzarote: paradiso vulcanico

Un’isola dall’evidente origine vulcanica che presenta ambienti a tratti aspri, ma
che nasconde dietro ogni angolo paesaggi e colori unici. Percorreremo, insieme a
una guida naturalistica, i sentieri più belli dell’isola per coglierne la bellezza e
conoscere da vicino la natura e le tradizioni che la caratterizzano.

Giorno 1: Volo diretto per Lanzarote. Trasferimento con bus privato in hotel.

Check-in. Sistemazione nelle camere. Cena e pernottamento.

Giorno 2: Caldera Blanca e Parco Nazionale del Timanfaya

Dopo colazione trasferimento in bus verso l’interno dell’isola per percorrere la
Ruta de la Caldera Blanca. Il paesaggio è dominato da due coni vulcanici,
Caldereta e Caldera Blanca, e dalle forme vulcaniche derivate dalle eruzioni 1730
– 1736. Pranzo libero. Dopo il trekking andremo nel cuore del Parco Nazionale del
Timanfaya, una delle zone più affascinanti dell’isola dichiarata Parco nel 1974.
Grazie ad una visita guidata (all’interno dei bus del parco) sarà possibile scorgere
un paesaggio vulcanico ricco di morfologie particolari: crateri, tunnel lavici, campi
di lava il tutto arricchito da diverse sfumature di colori. Rientro in hotel nel
pomeriggio. Cena e pernottamento.
Durata: 3/4 ore circa Dislivello: 250 metri

Giorno 3: La Graciosa – L’isola nell’isola

Prima colazione in hotel. Partenza in bus fino ad Orzola per imbarcarsi sul
traghetto in direzione de La Graciosa, la più grande isola dell’arcipelago del
Chinijo ed anche l’unica ad essere abitata. Dopo le prime informazioni ricevute
dalla guida i partecipanti saranno liberi di percorrere i vari sentieri presenti
sull’isola dividendosi in piccoli gruppetti (non è consentito camminare in gruppi
numerosi). Tra quelli suggeriti consigliamo l’itinerario che parte dal centro abitato
di Caleta de Sebo e permetterà di arrivare alla Playa de La Cocina, attraverso
dune e paesaggi vulcanici. Sosta in spiaggia per approfittare delle splendide
acque della baia. L’anello si completerà percorrendo la parte meridionale dell’isola percorrendo il sentiero che, attraversando altre spiagge, condurrà nuovamente al centro abitato. Rientro in barca ad Orzola nel pomeriggio e trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.
Durata: 4 ore Dislivello: 150 metri

Giorno 4: La Geria – Trekking e Vigneti

Nel cuore dell’isola si estende “La Geria” un luogo in cui si può apprezzare immediatamente l’interazione tra l’uomo e la natura vulcanica. Il bus ci accompagnerà all’inizio del sentiero e da qui inizieremo la camminata tra i vigneti e l’aspro paesaggio vulcanico che caratterizza tutta la zona. Pranzo libero. Il percorso si svolge ad anello e al termine sarà possibile visitare un’antica azienda vinicola e assaggiare gli ottimi vini che qui vengono prodotti. Nel pomeriggio proseguiremo in bus fino a Teguise per una passeggiata tra le sue vie caratteristiche. Rientro in hotel nel pomeriggio. Cena e pernottamento.
Durata: 3/4 ore circa Dislivello: 350 metri

Giorno 5: El Golfo – Lago Verde e Ruta (breve) de Litoral

Trasferimento in bus fino a El Golfo, una piccola cittadina distesa sull’oceano Atlantico. Visita al Charco De Los Clicos un lago salato di colore verde smeraldo che sorge alle spalle di una spiaggia di ciottoli nera. Si prosegue poi verso il piccolo borgo sul mare, poco fuori dal quale parte la nostra escursione in direzione di una piccola collina vulcanica. Dopo aver raggiunto la cima del Cratere inizieremo la discesa lungo la strada che conduce nel cuore del Parco Nazionale del Tymanfaia. Attraverso paesaggi vulcanici unici e altamente suggestivi arriveremo nei pressi della costa a Playa del Paso e da qui si potrà rientrare a El Golfo percorrendo la cosiddetta Ruta del Litoral, un percorso costiero che si sviluppa tra campi di lava, scogliere, sabbia ed euforbie. Pranzo libero. Proseguimento in bus fino alle saline di Janubio per una breve sosta. Rientro in hotel. Cena e pernottamento.
Durata: 4 ore Dislivello: 150 metri

Giorno 6: Da Haria a Famara

Dopo colazione trasferimento in bus fino al paese di Harìa, da qui inizia il percorso trekking che ci porterà attraverso un largo barranco verso il piccolo bosco di Pino Canario conosciuto come il “Bosquecillos”, da dove si possono ammirare splendidi panorami sulla spiaggia sottostante e l’oceano. Si prosegue ancora per un tratto in salita fino al punto più alto (600 metri s.l.m.) e poi inizia l’impegnativa discesa verso Famara. Rientro in hotel. Cena e pernottamento.
Durata: 5 ore circa Dislivello: +400 / -600

Giorno 7: Cesar Manrique – L’Artista

Colazione. L’ultima giornata sarà dedicata alla scoperta di alcuni siti voluti e realizzati dall’artista Cesar Manrique originario di Lanzarote, sull’isola aveva la sua casa e all’isola ha dedicato la sua arte. Partiremo con la visita della Fundacion Cesar Manrique per conoscere da vicino l’artista scomparso nel 1992, proseguiremo poi con il Jardin de Cactus e Jameos del Agua. Proseguimento per la visita alla “Cuevas de Los Verdes”, uno dei siti dell’artista Cesar Manrique ricavato all’interno di un tunnel lavico. Pranzo libero. Rientro in hotel. Cena e pernottamento.

Giorno 8:

colazione. Check-out. Trasferimento con bus privato dall’hotel all’aeroporto. Volo di rientro. Fine dei nostri servizi.

N.B. le escursioni potranno subire variazioni in base alle normative vigenti e allo stato attuale dei luoghi. Qualora qualche escursione non si potesse effettuare verrà sostituita con una alternativa.

La quota comprende:

  • Volo per Lanzarote A/R (bagaglio da stiva e tasse aeroportuali incluse)
  • Trasferimento con bus privato dall’aeroporto all’hotel A/R
  • Sistemazione in trattamento di mezza pensione c/o Hotel Floresta***
  • Trasferimenti con bus privato per il raggiungimento dei percorsi e le visite come da programma
  • Trasferimento in barca da Orzola a La Graciosa A/R
  • Degustazione presso azienda vinicola
  • Ticket per Parco Nazionale Timanfaya
  • Ticket d’ingresso Cueva de Los Verdes
  • Ticket d’ingresso per Jameos del Agua
  • Ticket d’ingresso per Jardin de Cactus
  • Guida durante le visite come da programma
  • Assicurazione medico – bagaglio

La quota non comprende:

  • Bevande ai pasti in hotel
  • Ticket per ingresso Foundacion Cesar Manrique
  • Eventuali altri ticket d’accesso o tasse
  • Assicurazione facoltativa annullamento viaggio che dovrà essere richiesta e pagata contestualmente all’acconto del viaggio (non può essere richiesta successivamente)
  • Tutto quanto non espressamente indicato alla voce la quota comprende

Di seguito indichiamo nostre modalità annullamento viaggio:
Fino a 30 gg dall’arrivo: perdita intero importo della caparra
Da 29 a 15 gg dall’arrivo: perdita 50% dei servizi prenotati
Da 14 a 7 gg dall’arrivo: perdita 75% dei servizi prenotati
Da 6 giorni alla data di arrivo: perdita intero importo
Mancati arrivi o partenze anticipate: perdita intero importo

In riferimento al suddetto pacchetto il costo totale del soggiorno nelle date dal 5 al 12 ottobre 2024:

Euro 1.300,00 per persona (camera doppia)
Euro 1.600,00 per persona (camera singola)
Euro 40,00 a persona andata e ritorno servizio bus da Verona all’aeroporto di ORIO AL SERIO (Bergamo) da versare con il saldo.
N.B. le tariffe indicate si intendono valide per un minimo di 25 partecipanti

  • Facoltativa Assicurazione Annullamento (comprende: assistenza, rimborso spese mediche, annullamento viaggio) euro 100,00 per persona (esclusa quota volo) da versare unitamente all’acconto.

ISCRIZIONI a partire dalle ore 09,00 del giorno venerdì 01 MARZO 2024 tramite mail a dora.dallacqua@gmail.com fino ad esaurimento posti 25 partecipanti (sarà inviata una mail entro lunedì 11 marzo ai soci confermati).

ACCONTO di Euro 400,00 (a persona per camera doppia) ed Euro 700,00 (camera singola) DA VERSARSI entro il 22/03/2024
specificando – trekking LANZAROTE – e nominativi delle persone di cui si paga acconto e saldo
Tale caparra non è rimborsabile in quanto serve per l’acquisto del biglietto aereo
Il versamento a SALDO di Euro 940,00 DEVE ESSERE EFFETTUATO ENTRO E NON OLTRE IL 30/08/2024

I VERSAMENTI DOVRANNO ESSERE EFFETTUATI SUL CONTO CORRENTE INTESTATO A: CAI VERONA c/o BPM SEDE DI VERONA CON LE SEGUENTI COORDINATE BANCARIE: IT 26 D 05034 11750 000000003300
o DIRETTAMENTE IN SEGRETERIA.
OBBLIGATORIA L’ISCRIZIONE AL CAI PER L’ANNO 2024.
I partecipanti, con l’iscrizione, accettano e si impegnano a rispettare il
regolamento gite, come da estratto pubblicato nel libretto “attivita’ sezionale” del
C.A.I. di Verona e sul sito internet del CAI Sezione di Verona.

Coordinatrice Sig.ra Dall’Acqua Dora – 3385918977

Info e iscrizioni:

Le escursioni in programma per il 2024

Le cicloescursioni “Pedala con Zoe”

Marzo
San Giovanni Lupatoto, Parco Menago, San Giovanni Lupatoto
km 55, dislivello irrisorio
Aprile
Colognola ai Colli, Cazzano, Colognola ai Colli
km 45, dislivello m 540
Maggio
Giro dei Colli Euganei
km 63, dislivello m 210
Giugno
Terre del Custoza
km 60, dislivello m 520
Settembre
Giro dei Prati Stabili
km 70, dislivello m 400
Ottobre
Albaredo d’Adige, Buso della Giareta, Lonigo, Albaredo
km 51, dislivello m 300
Novembre
San Giovanni Lupatoto, Sorgà, San Giovanni Lupatoto (risottata finale)
km 63, dislivello irrisorio

Gennaio, febbraio, marzo

Ciaspolata attraverso i paesaggi montani profondamente innevati del Parco Naturale Puez-Odle, nel cuore del Patrimonio Mondiale UNESCO. Sarà un’occasione per respirare il silenzio, percepire la natura nella sua perfezione e ammirare le montagne nella loro veste invernale. Passeremo per il rifugio Juac, il rifugio Firenze e Malga Pieralongia.

Difficoltà: EAI – F
Dislivello: 600 m circa
Quota massima: 2300 m
Tempo: 6 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: Dmitrij Colautti, Emanuele Brunelli

In collaborazione con le sezioni di S. Pietro in Cariano e di Tregnago.

Una dolce salita tra due ali di bosco ci consentirà di guadagnare la dorsale larga, aperta e soleggiata delle Casere Ongara, dove il panorama spazia dal Monte Zebio al Portule, da Cima D’Asta alle Pale di San Martino. Rientreremo ad anello, attraverso una forestale tra gli abeti, su tracciati in inverno non frequentati.
Difficoltà: EAI
Dislivello:↑ ↓250 m
Quota massima: 1.680 m
Tempi:4 ore
Pranzo: al sacco
Direttori: Stefano Bertolin – Dora Dall’Acqua

 

Imponente canalone che da bocchetta Zevola sprofonda in direzione, fino a spegnersi, nella testata dell’Agno di Lora, poco a sud del Rifugio Cesare Battisti, versante vicentino del gruppo del Carega.
Il toponimo attuale era tradizionalmente in uso tra i malgari e riferito a una sorgente che sgorga quasi al termine del vajo. Dalla cima dello Zevola si apre un grandioso panorama dalla Lessinia al Lago di Garda, Baldo, Gramolon, Catena 3 Croci, Gruppo del Carega, Altopiano di Asiago, Pale di San Martino.

Difficoltà: A

Dislivello
: 750 m circa


Quota massima
: m 1976


Tempo
: 7 ore circa


Pranzo
: al sacco


Direttori
: D. Colautti,
R. Beghelli e R. Ferron


Il Buso della Rana è una grotta tra le più estese in Italia. L’ingresso si trova nel comune di Monte di Malo in provincia di Vicenza, presso Contrà Maddalena, lungo la strada che da Monte di Malo porta verso la frazione di Priabona. La temperatura è di circa 12 °C.

Il numero massimo di partecipanti sarà di dieci persone maggiorenni, è richiesta una buona capacità alpinistica.

A chi sprovvisto, verrà fornito caschetto ed imbrago.

Difficoltà: Speleo

Tempo
: 4 ore circa


Pranzo
: al sacco


Direttori
: Gruppo
Speleo Verona

 

Aprile, maggio

Il Marlinger Waalweg, il più lungo dell’Alto Adige, risale a circa 250 anni fa e segue il tracciato della roggia, costruita per irrigare i campi della Val Venosta, assieme ad altri canali. I “Waalwege” sono percorsi realizzati lungo questi canali, detti “Rogge“, per consentire ai guardiani di controllare il regolare scorrere delle acque.
Durante l’escursione percorreremo un tratto del Marlinger Waalweg, tra Marlengo e Tel, per poi rientrare a Marlengo attraverso l’Alta Via. Il sentiero della roggia offre splendide vedute panoramiche sulle catene montuose circostanti e sulla Val Venosta.

Difficoltà: E

Dislivello
: 450 m circa


Quota massima
: 880 m


Tempo
: ore 4,5 circa


Pranzo
: al sacco


Direttori
: M. Busato – E Zorzin


Nelle prealpi Bresciane, sopra il paese di Lodrino, si erge una catena di monti di origine dolomitica originata da sedimenti marini, che ospita vari itinerari. La ferrata si sviluppa sull’esposto fianco roccioso del monte Corna di Caspai che si affaccia sul paese.

Difficoltà: EEA-PD/MD

Dislivello
: 550 m circa


Quota massima
: m 1391


Tempo
: 6 ore circa


Pranzo
: al sacco


Direttori
: R. Beghelli, R. Ferron, D. Colautti, T. Ruggeri

Un percorso ad anello che dalla piazza di Caprino porta alla Cima Sparavero lungo le creste di Naole. Il Sentiero 662 si snoda attraverso la più antica e usata via di accesso alla parte meridionale del Monte Baldo. Interessante per l’ambiente, la flora di Naole, le malghe e il bel terrazzo prativo di Priore. L’itinerario si presenta impegnativo ma di grande soddisfazione con ambienti variopinti e panorami grandiosi. Il percorso proposto presenta un considerevole sviluppo e dislivello sia in salita che in discesa. Consigliato esclusivamente agli escursionisti allenati.

Difficoltà: EE

Dislivello
: 1400 m circa


Quota massima
: 1516 m


Tempo
: ore 8 circa


Pranzo
: al sacco


Direttori
: A. Paier, S. Righetti

Itinerario ad anello con partenza da Breonio. Si attraversa il Monte Crocetta, Pastelletto, Molane e Pastello. Durante tutto il percorso, per arrivare fino alla sommità del monte, è possibile godere di scenari di rara bellezza, come quelli sulla Val d’Adige e sulla Valpolicella.

Difficoltà: E

Dislivello
: 520 m


Quota massima
: 1120 m


Tempo
: 5 ore


Pranzo
: al sacco


Direttori
: F. Forlin, M. Maroldi, R. Fontana

Escursione sulle colline dell’Appennino Piacentino sul secondo tratto del “Sentiero dei Briganti”, tra l’abitato di Vernasca e il borgo di Castell’Arquato, che ha conservato nel tempo la magia dei borghi medievali fra i più belli d’Italia, con le torri, i vicoli acciottolati e le piazzette circondate da palazzi in mattoni rosati. Il sentiero, con segnavia CAI 931, si sviluppa sulle creste delle colline lungo la Val d’Arda, nella Riserva Regionale del Piacenziano, con alcuni passaggi sul filo di cresta dei calanchi della Riserva tra siepi di ginestre, con vista sui calanchi del Monte Giogo e sulle morbide colline della valle del Torrente Ongina.

Difficoltà: E/T

Dislivello
: 350 m


Quota massima
: 450 m


Tempo
: 3,5 ore


Pranzo
: al sacco


Direttori
: A. Righetto, E. Zorzin, S. Dal Piero

La Ferrata Viali risale un canalone sotto il Monte Gramolon, risulta varia e di media difficoltà. Avvicinamento e rientro sono piuttosto brevi. La naturale prosecuzione della Ferrata Viali è la successiva Ferrata Ferrari, non obbligatoria. La Ferrata Ferrari, per quanto breve, viene considerata atletica e impegnativa. Si sviluppa prevalentemente su impegnativi traversi obliqui di roccia levigata.

Difficoltà: EEA – PD/D

Dislivello
: 590 m circa


Tempo
: 5,5 ore circa


Quota massima
: 1814 m


Pranzo
: al sacco


Direttori
: E. Brunelli, F. Forlin e E. Bologna

Avvolti da un’incantevole cornice paesaggistica, percorriamo il sentiero che ci porta sui Denti della Sega, catena di asperità che domina la Lessinia trentina, separandola dalla sottostante Valle dell’Adige. Il percorso è su una cresta con continui sali e scendi che ci permette di giungere al punto spettacolare detto Passo della Morte, una magnifica cengia, molto esposta, ma protetta da un parapetto che permette di ammirare la Valle dell’Adige e la catena del Baldo.

Difficoltà: E
Dislivello: 300 m
Quota massima: 1354 m
Tempo: 5 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: M. Maroldi E. Zorzin, A. Sperandio

 

La Spurga delle Cadene è una sorgente esplorata negli anni ’20 nel tratto asciutto e poi allungata con l’esplorazione degli speleosubacquei negli anni ’60-70. L’ingresso si trova a 525 metri di quota nel Vajo delle Fontane e per arrivarci si deve attraversare una prima piccola sorgente captata da un vecchio acquedotto.

Il numero massimo di partecipanti sarà di dieci persone maggiorenni, è richiesta una buona capacità alpinistica.

A chi sprovvisto, verrà fornito caschetto ed imbrago.

Difficoltà: Speleo
Tempo: 4 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: Gruppo Speleo Verona

In collaborazione con la Giovane Montagna
Il Passo Buole (1460 m) è un valico alpino delle Prealpi venete, fra il Gruppo del Carega e il Coni Zugna, in provincia di Trento. È passato alla storia come le Termopili d’Italia, per gli aspri combattimenti che vi ebbero luogo nel maggio-giugno del 1916 durante la Strafexpedition ed ancora se ne possono vedere i segni degli aspri combattimenti. Dal Santuario di S. Valentino (336 m), passando per il passo Buole, scenderemo a Riva di Vallarsa.

Difficoltà: EE
Dislivello: + 1145 m, – 1762 m
Quota massima: 1460m
Tempo: 5,30 ore
Pranzo: al sacco
Direttori: C. Tosadori, E. Cavallo

 

Giugno, luglio

In collaborazione con la sezione di S. Pietro in Cariano
La “Vecia Ferovia de la Val de Fiemme” si snoda lungo il tracciato del vecchio treno della Val di Fiemme da Ora fino a Molina di Fiemme. Noi ne percorreremo solo una parte in discesa dal Passo S. Lugano a Ora, godendoci il meraviglioso paesaggio alpino del Parco Naturale Monte Corno e la vista sulla Bassa Atesina. Si prosegue poi per Bolzano e Ponte Gardena.

Difficoltà: CT
Lunghezza: 50 km circa
Dislivello: + 900 m, – 200 m
Tempo: 4,30 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttore: Z. Bressan

 

Meravigliosa escursione ad anello tra le Dolomiti di Fassa e la Val de Biois (Falcade). Partendo dal Passo San Pellegrino, attraverso i caratteristici casoni della Valfredda si sale in cima alla Forca Rossa per ritornare poi al passo attraverso il famoso rifugio Fuciade. Durante tutto il percorso, conosciuto anche come l’Alta Via dei Pastori, potremo ammirare le Pale di San Martino e la Marmolada.

Difficoltà: E
Dislivello: 700 m circa
Quota massima: 2490 m
Tempo: 5 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: M. Busato, R. Lovato, A. Sperandio

 

Un bellissimo e facile itinerario che fa il giro completo delle cascate di Vallesinella partendo dal centro di Madonna di Campiglio. Al cospetto delle Dolomiti di Brenta, raggiungiamo prima le cascate Alte e poi in discesa le cascate di Mezzo e Malga Brenta Bassa. Il rientro in paese avverrà passando prima per il suggestivo sentiero delle forre e delle cascate Basse e poi lungo il sentiero Arciduca Albrecht. Spettacolare escursione da non perdere!

Difficoltà: E
Dislivello: + 520 m, – 560 m
Quota massima: 1688 m
Tempo: 6 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: G. Sorbini, R. Fontana, A Sperandio

 

Inoltrandoci in profondità nella valle di Garés, superato il salto della cascata, visitiamo uno dei luoghi più suggestivi delle Pale, l’Orrido delle Comelle, che sbuca in una fiumara larga e ghiaiosa chiusa tra pareti a picco, apparentemente senza via d’uscita. Lì, un antico sentiero invisibile, il Viaz del Bus, ci consentirà il ritorno.

Difficoltà: EE
Dislivello: 700 m
Quota massima: 2000 m
Tempo: 5,30 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: S. Bertolin e D. Dall’Acqua

 

Attraversando la Valle del Vajolet raggiungeremo prima il Rifugi Vajolet e Preuss, successivamente il Rifugio Re Alberto per poi proseguire verso il Rifugio Passo Principe dove pernotteremo. L’indomani proseguiremo con la ferrata Catinaccio d’Antermoia caratterizzata da cenge esposte, balzi, roccette attrezzate e una cresta non protetta a 3000 m circa, scenderemo nel Vallone Antermoia per raggiungere l’omonimo lago di origine glaciale che si trova a 2495 m di quota. Continueremo poi il cammino in un paesaggio lunare, verso il Passo de Lausa, Passo delle Scalette e la Ferrata delle Scalette.

Difficoltà: EEA/PD
Dislivello:
1° giorno | + 1645 m, – 426 m
2° giorno | + 652 m, – 187 m
Quota massima: 3002 m
Tempo:
1° giorno | 5 ore
2° giorno | 9 ore circa
Pranzo: al sacco/rifugio
Direttori: E. Tiezzi, F. Rizzotti

 

Il gruppo del Sassolungo è il simbolo della Val Gardena, essendo ben visibile sino da Ortisei. È un piccolo gruppo caratterizzato da una notevole quantità di torri e contrafforti. La Schuster è una delle prime ferrate aperte nelle Dolomiti, si sviluppa in un ambiente di alta montagna salendo sul versante est del Sassopiatto fino ai quasi 3000 metri della sua cima. L’itinerario presenta tratti non attrezzati con passaggi di I grado.

Difficoltà: EE/PD
Dislivello: 700/1000 m
Quota massima: 2964 m
Tempo: 7 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: R. Beghelli, R. Ferron, D. Colautti, T. Ruggeri

 

Il giro del Monte Pelmo (rectius: l’anello del Pelmo) è un itinerario ameno, percorso molto scenografico e impegnativo per escursionisti esperti e ben allenati, mai banale, che porta ad ammirare tutti e quattro i versanti del monte: le imponenti e giallastre pareti meridionali, l’enorme vallone orientale, (da qui il soprannome “El Caregòn del Padreterno”), l’articolato fianco settentrionale, per concludere con l’imponente e severa parete nord-ovest. Una delle poche vette dolomitiche completamente “circumnavigabile”.

Difficoltà: EE
Dislivello: 1000 m
Quota massima: 2476 m
Tempo: 7 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: EM Schiavetti, T. Ruggeri

 

Agosto, settembre

Primo giorno: dal Passo Giau, attraverso la forcella Averau, raggiungeremo il rifugio Nuvolao, primo rifugio costruito nel 1883 sulla conca ampezzana e uno dei più bei balconi delle Dolomit con panorama mozzafiato sulla conca, sulle cinque Torri, sulle Tofane e sulla Marmolada. Si scenderà per la via normale passando per il rifugio Scoiattoli e Rifugio 5 Torri camminando proprio alla base di queste. Dormiremo tra Pecol e Passo Falzarego. Secondo giorno: dal Passo Falzarego, attraverso il sentiero del Fronte (carico di storia della grande guerra), raggiungeremo il rifugio Lagazuoi da dove, con una breve passeggiata, raggiungeremo la croce di vetta della cima del piccolo Lagazuoi, stupendo punto panoramico che spazia dal Civetta, al Pelmo, dall’Antelaoalle Tofane, dalle Odle al Sella fino al gruppo dell’Alpe di Fanes.

Difficoltà: E
Dislivello:
1° giorno | +/-500 m circa
2° giorno | +/- 650 m circa
Quota massima:
1° giorno | 2575 m
2° giorno | 2778 m
Tempi 1° e 2° giorno: 5 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: M. Busato, R. Lovato, S. Dal Piero

 

Massima cima delle Alpi Aurine, elegante e maestosa, dal profilo imponente, specie se osservata dal versante austriaco ove precipita con un’impressionante parete quasi verticale, offre un panorama a 360°. Saliremo al Gran Pilastro per la medesima via che fu utilizzata per la prima volta il 24 luglio 1865 dal rinomato alpinista viennese Paul Grohmann con le guide alpine Georg Samer di Ginzling e Josef Fuchs originari dalla Val di Vizze. La via di salita è comunque insidiosa con un ultimo breve tratto assai esposto, richiede esperienza e passo sicuro.

Difficoltà: EE/AF
Dislivello:
1° giorno | + 1050 m
2° giorno | +800 m, – 1850 m
Quota massima: 3510 m
Tempo:
1° giorno | 4 ore
2° giorno | 8 ore
Pranzo: al sacco/rifugio
Direttori: D. Colautti, R. Beghelli

 

Protagonista di questa escursione a cavallo tra la Val Badia e la Valle d’Ampezzo, è la cima del Setsass, in apparenza scarsamente significativa, ma capace di regalare un panorama impagabile a 360° sulle Conturines, le cime di Fanes, il Lagazuoi, le Tofane,il Sorapis, l’Antelao,il Pelmo, la Civetta,il Nuvolau e le Cinque Torri, la Marmolada, il Sella e Passo Gardena fino ai ghiacciai delle Alpi di confine. L’itinerario circolare e poco frequentato dal turismo di massa, tra pendici erbose, creste rocciose e boschi, permette di assaporare la bellezza selvaggia e incontaminata di questi luoghi.

Difficoltà: E-EE
Dislivello: 790 m
Quota massima: 2571 m
Tempo: 6 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: G. Sorbini, C. Tosadori

 

Case di Viso è un borgo alpino a 1753 m di quota in Valle di Viso vicino a Ponte di Legno, dalle caratteristiche abitazioni in pietra. Da qui inizia il nostro cammino per raggiungere l’altopiano dei Laghi di Ercavallo, tra i luoghi più suggestivi del Parco Nazionale dello Stelvio bresciano, che si adagia ai piedi meridionali dell’elegante piramide del Corno dei Tre Signori (3360 m) e alla Punta di Ercavallo (3068 m), posto a guardia del Passo Gavia. Ospita numerosi bei bacini assai diversi tra loro e in parte ricoperti da spettacolari bianche fioriture di eriofori. In tutta la zona, grazie alla tutela del Parco, non sarà difficile l’incontro con cervi, stambecchi, camosci, marmotte ed ermellini.

Difficoltà: E/ EE
Dislivello: 1190 m
Quota massima: 2955 m
Tempo: 7 ore circa
Pranzo: al sacco
Direttori: E. Tiezzi, F. Rizzotti

 

Ottobre

Un’isola dall’evidente origine vulcanica che presenta ambienti a tratti aspri, ma che nasconde dietro ogni angolo paesaggi e colori unici. Percorreremo, insieme a una guida naturalistica, i sentieri più belli dell’isola per coglierne la bellezza e conoscere da vicino la natura e le tradizioni che la caratterizzano.

Difficoltà: E

Direttori
: D. Dall’acqua

La Cima Manera o (Cimon del Cavallo) è l’elevazione più alta dell’omonimo gruppo. Il suo inconfondibile profilo è spesso ben visibile dalla laguna di Venezia. L’escursione che passa per il rifugio Semenza è senza dubbio uno dei trekking più frequentati dell’Alpago, non solo per la sua relativa vicinanza alla pianura ma anche per gli splendidi scorci panoramici che offre. Sino al rifugio Semenza l’itinerario può essere percorso ad inizio e fine stagione, mentre per raggiungere la Cima Manera è necessario superare un breve e facile tratto attrezzato. Meritevole il giro ad anello dai noi percorso, salendo a ridosso di Cima delle Vacche e scendendo per il vallone che ospita il Sasso della Madonna.

Difficoltà: EE

Dislivello
: 1050 m


Quota massima
: 2251 m


Tempo
: 8/9 ore circa


Pranzo
: al sacco


Direttori
: A. Paier, S. Righetti

La Ferrata Marangoni, sopra l’abitato di Mori, si sviluppa su una grande parete verticale visibile già dall’autostrada del Brennero. La ferrata non presenta particolari difficoltà ma richiede il superamento di alcuni tratti atletici ed è spesso molto esposta e strapiombante. Dal centro di Mori si risale il sentiero che porta al Santuario di Montalbano dove in pochi minuti si attaccherà la ferrata. Rientro per comodo sentiero.

Difficoltà: EEA-D

Dislivello
: 410 m, di cui 202 m di ferrata


Quota massima
: 615 m


Tempo
: 4,5 ore circa


Pranzo
: al sacco


Direttori
: E. Brunelli, F. Forlin, T. Ruggeri

Il Parco Regionale del Corno alle Scale è un massiccio che sfiora i duemila metri, segnato fino alla vetta dagli strati di arenaria (da cui il nome Scale) ben evidenti come il profilo di un libro poggiato sopra la faggeta. Partiremo dal santuario della Madonna dell’Acero (1184 m) e, attraversando una meravigliosa faggeta, prenderemo il sentiero che risale il corso del torrente Dardagna con le sue cascate. Ci addentreremo poi nella Valle del Silenzio per arrivare ai Balzi dell’Ora: una serie di salti rocciosi che compongono il crinale del Corno alle Scale. Il percorso non è dei più semplici (classificato EE) ma la fatica viene ripagata dalla meravigliosa vista a 360° che si può ammirare una volta arrivati a Punta Sofia.

Difficoltà: E/ EE

Dislivello
: 1000 m


Quota massima
: 1945 m


Tempo
: 7 ore circa


Pranzo
: al sacco


Direttori
: A. Sperandio, G. Sorbini, R. Fontana

Percorso ad anello che si snoda per oltre 20 chilometri sui colli che sovrastano il borgo di Arquà Petrarca, passando per vari monti, regalando panorami mozzafiato e una piacevole alternanza di ambienti, dai prati assolati ai fitti boschi dominati da alberi di castagno. Itinerario consigliato alle persone allenate e amanti delle lunghe camminate.

Difficoltà: EE

Dislivello
: 1000 m


Quota massima
: 380 m


Tempo
: 7 ore circa


Pranzo
: al sacco


Direttori
: F. Forlin, E. Brunelli

Organico:

Andreoli Corrado
Beghelli Roberto
Bellamoli Paolo
Bertolin Stefano | ASE-ISA
Bertossi Giovanni | ISFE
Bressan Zoe
Brunelli Emanuele | AE-EEA
Busato Maddalena
Cavallo Eugenio | ASE
Ceresola Gianni
Colautti Dmitrij
Dal Piero Sonia
Dall’Acqua Dora
Ferron Roberto
Fontana Romano
Forlin Fabio
Guerra Francesco
Lovato Roberto
Mantovanelli Sergio
Maroldi Marta
Natale Susanna | SEZ. SFE
Paier Augusto
Righetti Sonia | AE
Righetto Antonella
Rizzotti Filippo | AE-EEA
Ruggeri Tiziano
Schiavetti Enrico Maria
Sciessere Yilenia
Sorbini Gino | AE-EEA
Sperandio Alessandra
Tiezzi Erika
Tosadori Carlotta
Z.E.

 

 

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