Compleanno al Rifugio Telegrafo
e festa della sezione di Verona
Monte Baldo
sabato e domenica 17-18 settembre
Ecco come si festeggeranno i 125 anni del Rifugio TELEGRAFO, Gaetano BARANA, Monte BALDO, la casa degli alpinisti veronesi, la nostra #capannadivetta.
Oltre all’escursione di due giorni, che ci permetterà di raggiungere il Rifugio in quota e attraversa la parte meridionale delle creste il programma prevederà i due eventi principali:
sabato 17 settembre, dalle 17:00
sulla terrazza del rifugio telegrafo, dopo aperitivo per festeggiare i 125 anni dalla fondazione, serata-incontro con Andrea Lanfri, atleta paraolimpico che nel maggio 2022 ha raggiunto la vetta dell’Everest con la Guida Alpina Luca Montanari.
Classe ’86, Andrea, da sempre appassionato di montagna, dal 2015 è senza gambe e senza sette dita delle mani a causa di una meningite fulminante con sepsi meningococcica. Ciò non ha scalfito la sua voglia di vivere: è diventato atleta paraolimpico della Nazionale italiana, oltre che alpinista e climber.
«se vuoi, puoi! Per tutti quelli che come noi hanno trovato un “intoppo” nella loro vita, si può sempre andare avanti. Sempre seguire i propri sogni».
A seguire cena in rifugio su prenotazione
Domenica 18 settembre, dalle 11
momento corale con il Coro Scaligero dell’Alpe del CAI di Verona
Siamo un coro, a voci pari maschili, che canta a cappella.
La formazione tipo è composta generalmente da una trentina di elementi.
Il vasto repertorio è composto di brani in vernacolo, in lingua italiana e in lingue straniere, canti popolari, tradizionali comunemente detti “della Montagna” e “degli Alpini”, ovvero derivati dalla vita militare. Tra gli altri, alcuni brani sacri, in particolare del periodo natalizio.
Rivestono fondamentale importanza per il nostro patrimonio musicale le canzoni armonizzate da grandi musicisti prestati al genere, quali: Arturo Benedetti Michelangeli, conosci il coro…
A seguire pranzo in rifugio su prenotazione
Prenotazione caldamente consigliata
DESCRIZIONE DELL’ESCURSIONE PER RAGGIUNGERE IL RIFUGIO:
“MONTEBALDO per la sua meravigliosa grandezza, et per il sito per tutta la Italia assai famoso, e posto nelle fauci delle alpi, che partono la Rehtia dalla Italia, in confine del territorio Veronese et Tridentino. Questo si come con il suo giogo sino al cielo salendo, di altezza supera tutti i vicini monti, cosi di bellezza di sito non è a qual si voglia inferiore.”
Il Monte Baldo è il rilievo montuoso più occidentale delle Prealpi venete, uno dei massicci meglio delimitati a livello alpino, tra il Lago di Garda ad ovest e la val Lagarina ad est.
Nell’ultima espansione glaciazione, il Monte Baldo, per la sua posizione marginale, è stato coperto solo parzialmente dai ghiacci, ciò ha consentito il mantenimento di una flora e fauna di origine preglaciale, che successivamente sono evolute e si sono adattate alle nuove condizioni ambientali. Il ghiacciaio in prossimità della sella di Terlago si divideva e le due lingue glaciali erano separate dalla dorsale del Monte Baldo, che emergeva al di sopra dei due rami glaciali con la cosiddetta forma di nunatak, una terra circondata dai ghiacci ma non ghiacciata.
Il toponimo Monte Baldo ha origini incerte, la più attendibile è la derivazione dall’aggettivo italiano “baldo”, di origine celtica, che significa ardito, slanciato per il suo isolamento geografico e l’architettura ardita delle strutture geologiche. Gli oltre 2100 m di dislivello tra la zona basale e le vette più alte del Monte Baldo consentono di passare dalla fascia termofila submediterranea delle sponde gardesane e dell’imbocco della Valle dell’Adige, fino alle creste sommitali dal clima tipicamente alpino. La presenza contemporanea di tutte queste fasce vegetazionali è una prerogativa che pochissimi altri rilievi alpini possono vantare (da “Flora illustrata del Monte Baldo”).
Il Monte Baldo è particolarmente noto ai naturalisti grazie alla sua ricchezza di flora, fauna, ambienti e specie, al punto da essere stato definito Hortus Europae, ospita oltre il 40% della flora alpina e 3 specie endemiche.
“Monte, che, non altrimenti che un bellissimo giardino, nel quale da varie e diverse parti da’ coltivatori siano molte e rarissime piante trasportate, è da natura fecondissimo…” così Francesco Calzolari dopo il suo viaggio esplorativo nel 1554 con lo scienziato bolognese Aldrovandi lo esaltava nel Viaggio di Montebaldo… monte fecondissimo!
Percorso escursionistico:
Difficoltà: E
Dislivello:
1° giorno 840 m d+ / 100 m d-
2° giorno 230 m d+ / 1000 m d-
Quota massima: 2218 m, Cima Valdritta
Tempo:
1° giorno 4 ore circa
2° giorno 5 e mezza ore circa
Pranzo al sacco
Pernottamento al Rifugio Telegrafo
Direttori di escursione: A. Camagna – R. Ferron
POSTI LIMITATI
ISCRIZIONI CHIAMANDO IN SEGRETERIA NEGLI ORARI DI APERTURA ALLO 045 803 0555