La regione fortificata veronese, a partire dalla fine dell’800 concentra il suo intervento sul fronte Nord, sul confine con l’impero austroungarico dal Baldo alla Lessinia. Non solo forti e trincee e opere difensive, ma un complesso e vasto programma di infrastruttrazione di un territorio fino ad allora agro-pastorale, con nuove strade, ponti, acquedotti e fontane, caserme e ospedali, panifici e mattatoi, ed ancora linee di comunicazioni telefoniche, telegrafiche, ottiche, etc.; tutto quello che ancora segna il territorio e che ne ha cambiato l’immagine ed in parte il destino, e che oggi -con qualche spiegazione- può essere letto facilmente dagli escursionisti che la percorrono. |
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Fiorenzo MENEGHELLI
architetto, è vice-presidente dell’Istituto Italiano dei Castelli (sez. Veneto), nonché membro di numerose istituzioni che riguardano i siti fortificati. Opera nel restauro di edifici storici, nel recupero dell’architettura militare e nella valorizzazione dei sistemi difensivi di carattere territoriale. Ha allestito mostre, promosso convegni e pubblicato saggi sul recupero delle opere fortificate in Italia ed Europa. Sulle fortificazioni di Verona ha pubblicato diversi libri, tra i quali: Guida ai Castelli del Veronese, Il sistema difensivo della Lessinia, Forte Gisella – un forte per la città, Le mura e i forti di Verona, Verona: un territorio fortificato. |
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