CROCI DI VETTA DALL’APPENNINO ALLE ALPI

martedì 19 marzo, ore 20:45

presso la Sezione Cai di Verona

Le cime delle nostre montagne rappresentano un luogo affascinante, dove l’uomo si sente più vicino al cielo; quasi sempre sono identificate da croci di vetta, un simbolo religioso che, pur rimanendo tale, col tempo ha assunto anche altri significati.
Indubbiamente rappresentano spesso un notevole impatto sul paesaggio e sull’ecosistema, e l’autrice del volume consiglia la sospensione di nuove croci per trasmettere alle future generazioni i concetti di sobrietà e naturalità, preferendo in alternativa l’uso sostenibile degli ometti di pietra come riferimento; congiuntamente lancia la proposta di prendersi più cura delle croci storiche e quelle in essere facendo una manutenzione periodica del “contesto” di vetta.

Ines MILLESIMI
storica dell’arte e docente di Storia dell’arte al Liceo Artistico di Rieti, è attualmente Dottoranda di ricerca presso l’Università della Tuscia. Ha collaborato ad importanti mostre antologiche in diversi musei italiani, ed ha pubblicato numerosi volumi. Socia del CAI, ha curato per la propria Sezione varie rassegne culturali ed eventi

Giovanna RECH
docente a contratto presso l’Università degli studi di Verona, è sociologa delle religioni e i suoi interessi di ricerca riguardano la mobilità spirituale, la valorizzazione turistica e i meccanismi di patrimonializzazione delle eredità storico-religiose. Ha pubblicato su numerose riviste. Tratterà brevemente l’argomento “Croci, libertà religiosa e simboli sulle vette: una riflessione sociologica”

Interverrà anche Renato FRIGO, presidente del GR Veneto del CAI

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