Tra le Dolomiti della Val di Fassa e della Valle del Biois fino alla Forca Rossa

Domenica 23 giugno

DOVE ANDIAMO, AMBIENTE E STORIA:

La Val Biois prende il nome dal torrente Biois, affluente destro del Cordevole (a sua volta affluente del Piave) ed è identificata geograficamente dallo scorrere di questo corso d’acqua. Si estende dal Passo San Pellegrino (dove nasce il Biois) a Cencenighe Agordino, dove la Val Biois confluisce con la Val Cordevole e prosegue il viaggio verso sud verso la Conca Agordina. La Val Biois, storicamente legata alla Serenissima Repubblica di Venezia, si trova all’estremo nord della Provincia di Belluno (Regione Veneto) e confina direttamente con la Provincia Autonoma di Trento attraverso i valichi alpini Passo San Pellegrino (che collega Falcade in Val Biois con Moena in Val di Fassa) e Valles (che collega Falcade a Predazzo).
La Val Biois si colloca nello spettacolare contesto delle Pale di San Martino (Sistema Pale di San Martino, e del Gruppo della Marmolada (2° sistema ufficiale della Fondazione Dolomiti UNESCO). Si tratta quindi di una valle delle Dolomiti interamente circondata da poderose montagne, con vette famose e facilmente riconoscibili.
Dai diversi punti della Val Biois si osservano cime meravigliose delle Dolomiti quali il Focobon, il Mulaz (Pale di San Martino), il Civetta (Dolomiti Agordine o Dolomiti di Zoldo), le Cime d’Auta, le Cime di Pezza e il Piz Zorlet (Gruppo della Marmolada), e la Marmolada stessa con la sua imponente parete meridionale, la famosa “Parete d’Argento”.
La Val Biois è formata da tre Comuni bellunesi: Falcade, Canale d’Agordo e Vallada Agordina.
Fuchiade (Fuciade o Fuciada nel dialetto fassano) è una frazione del comune di Soraga di Fassa, in provincia di Trento.
La conca di Fuchiade è dominata dalle vette meridionali del Gruppo della Marmolada: Sas de la Tascia (2.865 m,) Cima Cadine (2885 m.), cima Ombrettola (2923 m) e Sasso Valfredda (3003)
La località di Fuchiade è nota fin dal XII secolo: infatti, il comune di Soraga era originariamente un feudo del Vescovado di Bressanone, mentre Moena era sottoposto alla giurisdizione del vescovo di Trento. Per tale motivo, quando i contadini di Soraga dovevano portare le mandrie all’alpeggio della Mont de Fuciada, avvenivano spesso grandi scontri con i moenesi, i quali non volevano riconoscere i diritti di passaggio di origine medievale. Per secoli vi furono continue dispute territoriali fra le comunità. Nel 1304 venne stipulato un contratto tra la Regola di Soraga e la Regola di Moena-Someda per suddividere le spese per il mantenimento della strada che conduceva all’alpeggio della Mont de Alloch, mentre in seguito si arrivò alla delimitazione dei confini nel 1551 e nel 1779, con l’apposizione di cippi tuttora presenti in alcuni punti. La disputa dei confini in ogni caso continuò anche perché all’interno dell’alpeggio di Fuchiade erano presenti alcuni prati di proprietà di famiglie di Falcade e Moena, Inoltre, gli abitanti di Falcade ritenevano che la zona di Fuchiade appartenesse a loro, poiché, trovandosi nel versante orientale del passo San Pellegrino, la località ricade nello spartiacque bellunese della valle del Biois e non in quello della valle del rio San Pellegrino, che sfocia in val di Fassa.
Durante la prima guerra mondiale vi si svolsero aspri combattimenti fra il 1915 e 1916. In particolare, il 27 maggio 1915 il battaglione Belluno sfondò il confine austro-ungarico occupando la conca di Fuchiade, mentre dal 13 giugno 1915 vi si accamparono la 266ª Compagnia del 7º Reggimento Alpini Battaglione Val Cordevole e le Compagnie 9ª e 12ª del 49º Reggimento fanteria del Regio Esercito italiano. Il comando dell’accampamento fu affidato a Peppino Garibaldi, nipote di Giuseppe Garibaldi.
Negli anni 1960 venne aperto il rifugio Fuchiade, inizialmente gestito dalla parrocchia di Soraga. Nel 1983 il rifugio venne rilevato da Sergio Rossi, nipote del parroco, che ampliò la struttura.

PROGRAMMA DELL’ESCURSIONE:

L’escursione inizia dal rifugio Flora Alpina situato subito dopo il Passo San Pellegrino in località Falcade. Da qui imbocchiamo il sentiero 694 ( Altavia dei Pastori.) che prima nel bosco e poi su comodo sentiero, ci porta ai Casoni di Val Fredda, tipiche costruzioni in legno utilizzate per la fienagione; proseguiamo per il sentiero n. 694 che manteniamo verso est fino alla nostra meta : la forcella Forca Rossa (mt 2499) che si affaccia sull’ ampia valle Franzedaz.

Dopo una meritata sosta pranzo e le foto di rito, prendiamo verso ovest dove ad una intersezione imbocchiamo il sentiero n. 670 che con ampia diagonale ci porta al sentiero n. 607 (Alta via n. 2 delle Dolomiti) da cui con panoramica discesa scendiamo al Rifugio Fuciade, e , tempistiche permettendo ci fermeremo per una breve sosta birra/bibita e per ammirare nuovamente il panorama.
Proseguendo sul facile sentiero 607 torneremo al Passo San Pellegrino dove ci attende il pullman per il rientro

DIRETTORI DI ESCURSIONE:

  • Maddalena Busato, cell. 347 0409259
  • Alessandra Sperandio 3489897033
  • Roberto Lovato349 1276030
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