FERRATA CATINACCIO D’ANTERMOIA
Catena della Roda de Vael – Coronelle – Ferrata Catinaccio d’Antermoia
13 e 14 luglio
DOVE ANDIAMO, AMBIENTE E STORIA:
Percorso ad anello che parte da Vigo di Fassa (m.1448). Raggiungeremo Ciampedie in funivia e seguendo la “Viel de le Feide” o “Sentiero delle Pecore”, un tempo percorso dai pastori che accompagnavano il gregge alla ricerca di erba nuova e magnifiche fioriture e dove il panorama si fa sempre più incredibile, arriveremo
prima al Passo del Vaiolon e poi al Rifugio Fronza alle Coronelle (m.2337). Il Rifugio si trova ai piedi del Catinaccio, in una posizione panoramica mozzafiato: la visuale spazia dal Latemar al Corno Bianco e Corno Nero, dal Gruppo del Brenta-Cevedale all’Ortles, dalla Vetta d’Italia e oltre. Da qui proseguiremo verso il
Passo delle Coronelle per poi scendere ai piedi delle pareti del Catinaccio per raggiungere il Rifugio Vajolet dove è previsto il pernotto. L’indomani, dopo aver ammirato l’alba, proseguiremo il nostro percorso verso il Rifugio Principe per l’attacco alla ferrata Catinaccio d’Antermoia, scenderemo nel Vallone Antermoia fino
l’omonimo lago. Il Lago di Antermoia è di origine glaciale e si trova a 2495 m di quota, ai piedi del Catinaccio di Antermoia e della Croda del Lago. È un gioiello azzurro ad alta quota e ci si arriva solo a piedi, per raggiungerlo ci vogliono pazienza, determinazione e alcune ore di cammino. La soddisfazione di arrivarci è
immensa, ripagata dalla bellezza delle sue acque custodite fra le montagne, lontano da funivie e navette, protetto dalle pareti rocciose delle Dolomiti. Lasciandoci il lago alle nostre spalle, continueremo il nostro cammino sempre in un paesaggio lunare, verso il Passo de Lausa, Passo delle Scalette, sentiero attrezzato
delle Scalette e proseguendo lungo il Sentiero Larsec arriveremo al Rifugio Gardeccia, per poi riprendere il sentiero verso Ciampedie e la funivia per Vigo di Fassa.
PROGRAMMA DELL’ESCURSIONE:
Saliremo a Ciampedie (1998 m) con la funivia da Vigo di Fassa (1382 m), da qui andremo verso la Baita Pra Martina dove inizia la “Viel de le Feide”. Con salita costante, il sentiero passa sotto le Pale Rabbiose facendosi leggermente più esposto e dopo circa 2 ore di cammino, lo lasceremo per prendere a sinistra il
sentiero 541 per un breve tratto, poi svolteremo a destra sul sentiero 551 che, in circa 30 minuti, ci condurrà direttamente al Passo del Vaiolon (2560 m) che si trova incastonato tra la Roda de Vael (2806 m) e il Vaiolon (2643 m). Da qui potremo ammirare lo spettacolare anfiteatro de la “Gran Buja de Vael”, il
Larsech fino alla Marmolada. La discesa dal Passo sarà più impegnativa, cordini in acciaio, scale in legno e una scala in ferro di aiuteranno ad affrontare i tratti più difficili dello stretto canalone alla cui base troveremo il sentiero 549 che prenderemo in direzione del Rifugio Fronza alle Coronelle (2337 m). Questo
sentiero a mezzo costa non presenta particolari difficoltà e corre quasi pianeggiante. Il Rifugio si trova ai piedi del Catinaccio, in una posizione panoramica mozzafiato: la visuale spazia dal Latemar al Corno Bianco e Corno Nero, dal Gruppo del Brenta-Cevedale all’Ortles e oltre. Qui ci fermeremo per il meritato pranzo (al sacco/rifugio). Una volta rifocillati, attraverso la parete rocciosa alle spalle del Rifugio, attrezzata con una scala in ferro e dei cavi, riprenderemo il nostro cammino verso il Passo delle Coronelle (2630 m) con il sentiero 550 molto esposto ed impegnativo fisicamente, ma senz’altro molto appagante dato il panorama che si apre giunti sul Passo. Scenderemo dal Passo sempre seguendo il sentiero 550 fino al crocevia con il sentiero 541 che prenderemo svoltando a sinistra. Il sentiero si sviluppa ai piedi delle pareti del Catinaccio e in costante discesa giungeremo al Rifugio Vajolet (2243 m) dove sono previsti cena e pernotto.
L’indomani, dopo un abbondante colazione, riprenderemo il cammino di buon mattino per quella che è un’altra parte impegnativa dell’escursione. Passeremo sotto le grandiose pareti rocciose del Vajolet seguendo il sentiero 584, che procede in continua salita su un terreno che diventa sempre più roccioso a
mano a mano che entriamo nella gola centrale del Gruppo del Catinaccio. Al termine della salita, ci troveremo al Passo Principe (2601 m) dove si trova l’omonimo Rifugio. Il Rifugio Passo Principe o Grasleitenpasshutte in tedesco, si trova a cavallo tra una zona di origini di lingua tedesca ed una ladina, da
ciò il suo doppio nome. Il piccolo rifugio interamente in legno, è in una posizione veramente scenografica, incastonato nella roccia domina buona parte del Gruppo del Catinaccio. Qui faremo una breve sosta per prepararci alla ferrata. La ferrata Catinaccio d’Antermoia, composta dalla ferrata Ovest e dalla ferrata Est, sentiero 585, è di enorme interesse paesaggistico ed è caratterizzata da cenge esposte, balzi, roccette attrezzate e una cresta non protetta a circa 3000 m di quota, dove il panorama spazia a 360° sull’arco Alpino. Si tratta di una ferrata moderatamente difficile che richiede una buona preparazione fisica e
assenza di vertigini. Terminata la ferrata, con il sentiero 584 scenderemo nel Vallone Antermoia fino a giungere prima al Lago Antermoia (1 ora circa), lago di origine glaciale che si trova a 2495 m di quota, situato ai piedi del Catinaccio di Antermoia e della Croda del Lago, e poi all’omonimo Rifugio dove ci faremo
per una breve sosta per il pranzo (al sacco o in Rifugio). Dal rifugio Antermoia (2497 m) risaliremo per il sentiero 583 al Passo de Lausa (2700 m) attraverso un paesaggio lunare e inospitale fatto di rocce e ghiaie per poi scendere nella desertica Val di Lausa dove, con un po’ di fortuna, si possono incontrare i camosci.
Si prosegue costeggiando il laghetto Larsec, o Lago Secco (spesso in secca), raggiungendo il passo delle Scalette (2348 m) dopo circa 2 ore. Da quest’ultimo si scende e si incontrano due brevi tratti attrezzati (della durata di 40 minuti), il primo non esposto mentre il secondo mediamente esposto. Infine,
proseguendo sempre per il sentiero 583 in 50 minuti raggiungeremo il rifugio Gardeccia. Qui riprenderemo il Sentiero della Foresta 540 in direzione Ciampedie dove con la funivia faremo rientro a Vigo di Fassa.
DIRETTORI DI ESCURSIONE:
- Tiezzi Erika
- Rizzotti Filippo