Incontri Social – Gruppo Grandi Carnivori Cai

💻 Il Gruppo Grandi Carnivori del CAI – Club Alpino Italiano ha organizzato tre incontri online per parlare della coesistenza tra grandi predatori e attività antropiche in montagna. Si parlerà di cani da guardianìa, allevatori e la rappresentazione del lupo in miti e fiabe.

Un modo per mantenere viva l’attenzione dei soci sul tema della convivenza tra grandi predatori e attività antropiche in montagna, offrendo anche un’opportunità importante per sentire persone preparate che parlano di lupo in svariati aspetti centrali per conoscerlo meglio e soprattutto capire come è articolata la coesistenza.

🐾 Primo incontro: sabato 2 maggio ore 17.30 – ospite Francesca Orsoni
Il Cane Da Guardiania. Istruzioni per l’uso

Francesca Orsoni è medico veterinario specializzato in gestione e conservazione della fauna selvatica. Ha collaborato con il progetto LIFE MEDWOLF in qualità di responsabile sanitario dei cani da guardiania assegnati alle aziende zootecniche della provincia di Grosseto e, in seguito, ha lavorato per il Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano ricoprendo il ruolo di tecnico veterinario junior per il progetto LIFE M.I.R.Co. – LUPO. Attualmente svolge la libera professione in Garfagnana, dove si occupa anche di educazione ambientale e di divulgazione scientifica per conto del Rifugio Isera Orecchiella (Villa Collemandina, LU).
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🐑 Secondo incontro: sabato 16 maggio ore 17.30 – ospite Roberto Are
Tra lupi, pecore e cani

Sono un giovane allevatore che utilizza sistemi di prevenzione, studente di medicina veterinaria e da sempre legato alla fauna selvatica e al proprio territorio. Ho una fattoria didattica e un gregge di pecore appenniniche difese da tre bellissimi cani da guardiania e da un recinto elettrico fisso.
Il mio lavoro e le mie passioni mi hanno portato a fare un percorso di approfondimento circa i sistemi di prevenzione.
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🐺 Terzo incontro: martedì 19 maggio ore 17.30 – ospite Linda Cemolin
Sulle tracce del lupo: il suo simbolismo tra mito e fiaba

Sono Linda Cemolin, sono laureata in Tecnologie Forestali ed Ambientali presso l’Università degli Studi di Padova e attualmente lavoro presso un’azienda in cui mi occupo dell’analisi della qualità tecnologica del legno. Faccio parte del Gruppo Grandi Carnivori del CAI (GGC) e sono uno dei membri dell’attuale Commissione Interregionale CAI TAM Veneto – Friuli Venezia Giulia. Durante il corso di studi mi sono appassionata oltre che alle foreste e alla montagna (due grandi amori), anche alla fauna selvatica, in particolar modo ad un animale: il lupo. Questa passione mi ha portato a svolgere il tirocinio curricolare nel Parco Nazionale della Majella (Abruzzo), che ha riguardato proprio lo studio e il monitoraggio dei branchi di lupo nel Parco, attraverso catture e radiocollaraggio di individui, fototrappolaggio, rilevazione dei segni di presenza e osservazione diretta. Ho partecipato come volontaria a due progetti nati per ridurre il conflitto tra uomo e lupo causato dagli attacchi del predatore al bestiame domestico di chi fa allevamento tradizionale: il Progetto Pasturs, un progetto nato in Lombardia che ha come obiettivo quello di facilitare la convivenza tra grandi carnivori e pastori sulle Alpi Orobie Bergamasche, e il progetto “Volontari Attivi” dell’associazione toscana DifesAttiva in provincia di Grosseto, formata da allevatori che utilizzano strumenti di prevenzione come i cani da guardiania e altre misure di protezione del bestiame. La passione per questo predatore mi ha reso molto curiosa verso la sua figura, non solo verso il lupo reale, ma anche quello “fantastico”, legato all’immaginario collettivo e agli archetipi dell’umanità. Nella mia tesi di laurea sono andata a ricercare infatti il lupo non dal punto di vista “naturale” e biologico, ma sotto l’aspetto culturale: le sue rappresentazioni a livello simbolico nel corso della storia, nella mitologia, nella letteratura per l’infanzia e nella fiaba.

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